Edlira Dobrushi: le tre sorelline uccise dalla madre a Lecco
10/03/2014 di Dario Ferri
Il Corriere della Sera racconta oggi la storia di Edlira Dobrushi, la donna di nazionalità albanese che ieri ha ucciso le sue tre figlie a Lecco. Una storia agghiacciante:
Alle 6 e 20 del mattino Edlira Dobrushi, 37 anni, esce di casa e suona al campanello del vicino. Ha una chiazza di sangue sulla pancia. Dice: «Curatemi, poi vi spiego». Le chiedono cosa sia successo, dove siano le bambine. Lei balbetta: «Non ci sono più». Alle 6 e 27 arriva la richiesta di soccorsi al centralino dei carabinieri e del 118. E così, all’alba, i militari entrano nella casa. I cadaveri delle tre bambine sono sul letto matrimoniale. La mamma, dopo averle uccise, con due coltelli diversi, le ha distese lì, una accanto all’altra.
Le tre bambine uccise dalla mamma Edlira Dobrushi a Lecco: di 3 (Sidny), 11 (Keisi) e 13 anni (Simona)
E quindi:
E in quella stanza ha passato quattro ore: il tempo che il suo delirio notturno si spegnesse. Questa è la storia di una famiglia immigrata e integrata; di un matrimonio che s’è sfilacc i a to e poi rotto, dopo più di dieci anni in Italia. E d l i r a e B a s k h e i m D o b r u s h i s’erano separati a settembre; le pratiche legali erano state avviate qualche settimana fa. L’uomo era andato a vivere dal fratello, a 400 metri di distanza. Lavora alla Primat, un’azienda che produce componenti meccanici d’avanguardia. Operaio specializzato, discreto stipendio (sopra i 2 mila euro), pagava lui l’affitto di 400 euro per l’appartamento, dove la moglie era rimasta a vivere con le figlie.