Ermes Maiolica critica il Fatto Quotidiano per la sua fake intervista piena di falsità

Ermes Maiolica è il re delle fake news. Il geniale Leonardo Piastrella ha prodotto bufale di enorme successo: solo per citare alcune delle sue invenzioni più memorabili, Ermes Maiolica ha creato il finto concorso Volkswagen per San Valentino, il dileggio di Umberto Eco, morto da mesi, verso gli elettori del No oppure le lacrime di Agnese Landini per la sua decisione di non votare Sì al referendum costituzionale. Il suo lavoro di creatore di fake news ha generato una signifativa attenzione che è andata oltre Facebook.

Ermes Maiolica

ERMES MAIOLICA CRITICA IL FATTO QUOTIDIANO PER LA SUA INTERVISTA FAKE

Oltre alle lezioni alle università, Ermes Maiolica è stato intervistato più volte dalla stampa nazionale. Leonardo Piastrella, il vero nome, ha però rimarcato sul suo profilo personale di Facebook una disavventura capitata col Fatto Quotidiano. Sabato 25 agosto 2017 è stata pubblicata una intervista realizzata con Ermes Maiolica da Antonello Caporale, nota firma del quotidiano di Travaglio. Il pezzo si intitola «La gente è stanca, senza soldi e si beve le bufale che scrivi» e secondo Leonardo Piastrella è una sostanziale fake news. «Leggendo l’articolo, mi sono accorto che tutto era il contrario di tutto ed era pieno di offese personali. Il giornalista ha messo una mia foto senza il permesso, una di quelle foto dove “gioco” a fare il ricco come se fossi così realmente, disegnandomi come uno che si è arricchito con le disgrazie delle persone, quando poco prima aveva appellato il mio lavoro da operaio e la mia situazione economica modesta dipingendomi come “una persona sfortunata che non ha ne arte ne parte”. Molti mi hanno detto che ci sono tutti gli estremi per una querela».

ERMES MAIOLICA VALUTA UNA POSSIBILE QUERELA CONTRO IL FATTO QUOTIDIANO

Leonardo Piastrella ammette in parte l’errore, in buona fede, di essersi fatto intervistare da un giornalista poco preparato sulle fake news. «Qualche giorno fa, in macchina, mi telefona un giornalista mentre stavo andando al mare, mi chiede un’intervista veloce ed io in buona fede accetto. Capisco subito che è un tipo totalmente estraneo a queste dinamiche, non sapeva cosa fossero i troll, gli hater e il Cyberbullismo, poi fraintendeva ogni cosa che dicevo, come quando ho iniziato a prendere in giro chi si indigna sempre su cose non veritiere, lui si stranisce e comincia a dire che indignarsi è importante per andare contro le ingiustizie».  Ermes Maiolica ha chiuso il suo post rimarcando il parodosso del re delle fake news che querela una testata nazionale per il contenuto diffamatorio di un pezzo su di lui.

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