Le ultime stime di Eurostat rivelano che nel quarto trimestre del 2016 gli occupati nell’Eurozona hanno toccato quota 153,9 milioni, il livello massimo registrato dal terzo trimestre del 2008 e che, parallelamente, il numero delle persone con un lavoro nell’insieme dei 28 Paesi Ue ha segnato un nuovo record assoluto arrivando a 232,9 milioni. Secondo le cifre dell’istituto europeo di statistica diffuse oggi nel periodo ottobre-dicembre 2016 l’occupazione è aumentata dello 0,3% nell’Eurozona e dello 0,2% nell’insieme Ue.
Per Eurostat, nei 19 Paesi che hanno adottato l’euro le persone con un lavoro nel quarto trimestre 2016 sono aumentate dell’1,1% rispetto allo stesso periodo del 2015 mentre nell’intero 2016 l’occupazione è invece cresciuta dell’1,3% sul 2015. Nell’insieme del 28 Paesi Ue, la crescita delle persone con un lavoro è stata dell’1% sullo stesso periodo del 2015 e del 1,2% nell’insieme dell’anno passato. Il trend positivo sull’occupazione viene seguito anche dall’Italia. Per il nostro Paese Eurostat ha stimato un aumento dell’occupazione dello 0,3% su base trimestrale e dell’1,1% rispetto allo stesso periodo del 2015.
I nostri dati complessivi sul numero di persone con un lavoro sono comunque allarmanti. Stando ai dati sulla disoccupazione dell’Eurozona forniti da Eurostat ai primi di marzo, il numero dei disoccupati a gennaio 2017 è rimasto stabile al 9,6% rispetto a dicembre (dato più basso da maggio 2009), mentre è sceso dall’8,2% all’8,1% nei 28 Paesi Ue (miglior dato da gennaio 2009). Il dato italiano è risultato essere il quarto più alto dopo Grecia (23%), Spagna (18,2%) e Cipro (14,1%). A gennaio, il tasso più basso è stato rilevato in Repubblica Ceca (3,4%) e Germania (3,8%). Per quanto concerne infine la disoccupazione giovanile, nell’Eurozona è passata da 19,3% a 17,7% e nella Ue a 28 dal 21,7% al 20%. In Italia resta la terza più alta d’Europa dopo Grecia (45,7%) e Spagna (42,2%).
(Foto da archivio Ansa)