Faking it: la serie di Mtv delle false lesbiche per essere popolari e le polemiche in Usa

La nuova serie di MTV “Faking it” ruota intorno alle avventure di Amy (Rita Volk) e Karma (Katie Stevens), due amiche del cuore che vengono erroneamente indicate come coppia lesbica da un ragazzo gay, tale Shane (Michael Willett). Le due giovani donne decidono di fingere la propria omosessualità quando scoprono che in quel modo possono diventare le ragazze più popolari della scuola. In molti hanno trovato che tutto questo fosse molto offensivo.

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LO SHOW – Carter Covington, show runner di Faking it, ha detto che inizialmente era inorridito quando MTV gli ha proposto uno spettacolo nel quale due ragazze si fingono lesbiche per essere più popolari: «In quanto gay mi sono sentito offeso da questa idea», ha dichiarato a Buzzfeed. Mentre stava lavorando al Trevor Project, una sorta di telefono amico per gay, Covington ha avuto un’esperienza che lo ha aiutato a capire che l’idea propostagli per Faking it non era così fuori dal normale: «Una sera una persona ha chiamato il numero e ha detto di essere preoccupato per il fatto che i suoi amici fossero tali solo perchè è gay. Sono rimasto scioccato». ha detto Covington.  Il ragazzo gli aveva spiegato che veniva da una scuola incredibilmente tollerante dove essere gay era quasi un motivo di vanto: «In quel momento ho capito che vi sono scuole nelle quali essere gay non è più un problema». Ha pensato così che lo show avrebbe potuto funzionare, così come altri membri dello spettacolo. «Dieci anni fa non avremmo mai potuto trasmettere uno show del genere», ha detto Gregg Sulkin. Questa è una grande opportunità per mostrare al mondo che i tempi sono cambiati».

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UN MONDO CAMBIATO – Il messaggio che Faking it vuole lanciare è «Sii onesto con te stesso e la gente ti amerà per questo» e mette in chiara luce la differenza tra la generazione dei ventenni di oggi, cresciuti in un contesto dove la comunità LGBTQ è forte, e la generazione dei 40 enni come Covington, che si dice «privilegiato ad essere colui che porta questo messaggio in televisione. Sono arrivato a capire come sia cambiato il mondo e se questa serie potrà avere una rilevanza nell’evoluzione della tolleranza e dell’accettazione nei confronti dei gay in questo paese, potrò morire felice».

 

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