Fermati gli assassini dell’ucraino eroe di Castello di Cisterna

Svolta nelle indagini dell’omicidio di Anatolij Korol, l’operaio ucciso la scorsa settimana mentre cercava di sventare una rapina a Castello di Cisterna, in provincia di Napoli. I due responsabili dell’omicidio, due fratellastri entrambi maggiorenni, hanno confessato davanti agli inquirenti dopo essere stati fermati dai carabinieri a Scalea, nel Cosentino.

Rapina
La polizia con le armi usate per la rapina .(ANSA)

I FERMATI: MARCO DI LORENZO E GIANLUCA IANUALE

I due, Marco di Lorenzo e Gianluca Ianuale, sono figli di madri diverse ma dello stesso padre, uomo considerato il boss del clan egemone della zona. I due hanno ucciso Anatolij Korol lo scorso 29 agosto. L’uomo, ucraino, una volta fatta la spesa nel supermercato “Piccolo” di Via Selva ha visto i due entrare a volto coperto, ha messo al sicuro la figlia ed è entrato per bloccare i rapinatori, fermandone uno ma venendo ucciso dall’altro. Le indagini, partite immediatamente grazie anche ai video di sorveglianza ed alle testimonianze dei presenti, si stringe in una settimana intorno ai responsabili.

 

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LE INDAGINI E L’ARRESTO

Questa mattina ci sono state diverse perquisizioni in via Leopardi, nel rione Cisternina. All’interno di una tromba di un ascensore condominiale sono stati trovati un fucile mitragliatore, una pistola calibro 7.65, munizioni e tre bilancini di precisione. Nel corso della giornata sono stati fermati i due e formalmente indagati per concorso in rapina aggravata e omicidio volontario. Interrogati dal procuratore capo di Nola, Paolo Mancuso, decidono di collaborare con le forze dell’ordine. I due al momento sono in stato d’arresto.

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