Amedeo Mancini, l’ultrà arrestato per la morte di Emmanuel Chidi Nnamdi, il richiedente asilo nigeriano ucciso lo scorso luglio a Fermo, è tornato a casa. Si trova agli arresti domiciliari dal 12 ottobre, munito di braccialetto elettronico.
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Mancini ha lasciato il carcere di Marino del Tronto, dove ha trascorso tre mesi. Ad attenderlo fuori la sorella e una cugina, che lo hanno accompagnato a casa, dove c’erano il fratello e gli altri parenti. Pur ai domiciliari, Mancini ha libertà di incontro: potrà parlare con chi vorrà e aprire la porta di casa a chi gli farà visita. L’ultrà è apparso sereno anche se non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Ieri la curva fermana gli ha dedicato uno striscione: “E quindi uscimmo a riveder le stelle, bentornato fratello”.