Un party extra lusso come tanti, in una villa sull’appia Antica, con tanto di catering lussuoso. Un party come tanti, tranne che per la fine: perché non solo nessuno l’ha pagato, ma vettovaglie e argenteria non sono mai più tornate indietro. Succede a L. Casamonica, parente del famoso Vittorio i cui funerali hanno fatto discutere tutta l’Italia. Ne parla il Messaggero
Ecco come sono andate le cose
Nell’agosto 2013 aveva organizzato un party “chic”. Aveva invitato 350 persone e aveva ingaggiato una società di Firenze per la gestione dell’evento. Basta un’occhiata al menù per rendersi conto della nota spese: risotto al prosciutto e cetrioli, pollo alla salvia, trionfo di fritture dorate, manicaretti al tartufo, tavolate dedicate a salumi e pescati pregiati. Il tutto accompagnato da vini di prima scelta e d’alto prezzo: champagne Dom Pérignon e Cristal, casse di Brunello di Montalcino. Al momento di saldare il conto e di sgomberare il campo, però, sarebbero sorti i problemi. La Casamonica avrebbe pagato solo in parte, senza coprire per intero le spese di servizio e d’allestimento. E avrebbe anche tenuto per sé gran parte dell’arredamento, rifiutandosi di restituire vettovaglie e suppellettili per un valore di circa 16 mila euro. Secondo gli inquirenti, l’indagata avrebbe “sgraffignato” un set di candelabri e uno di caraffe, tovaglie in tessuto pregiato, bicchieri, piatti, argenteria. Addirittura, si legge nel fascicolo d’indagine, avrebbe sfoderato le sedie portando a casa i rivestimenti. La conseguenza è stata che la società, beffata e ripulita, ha sporto denuncia ai carabinieri.
Ovviamente la donna è indagata per appropriazione indebita