Filippo Nogarin e il clima di terrore a Livorno denunciato dalla direttrice generale del Comune

29/06/2016 di Redazione

Filippo Nogarin, sindaco 5 stelle di Livorno, ha un’altra grana da risolvere. Si tratta della relazione choc della direttrice generale del Comune, Sandra Maltinti, nell’audizione in commissione. Sette pagine con parole pesantissime nei confronti dell’amministrazione M5S. Maltini accusò il sindaco di averle fatto firmare dimissioni in bianco all’atto della nomina e lui l’ha controdenunciata.

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Lo spettacolo (si fa per dire) continua. Il Tirreno riporta la relazione della direttrice generale che ha sottolineato «gravi ingerenze della politica», segnalando «gare in corso di pubblicazione bloccate dopo la loro emanazione o atti portati all’esame dirigenziale all’ultimo momento impedendo una istruttoria necessaria».

Maltinti – che ha alle spalle un durissimo scontro con il sindaco, lei lo ha accusato di averle fatto firmare dimissioni in bianco all’atto della nomina e lui l’ha controdenunciata – ha detto che sindaco e assessori (e anche alcuni consiglieri comunali) mostrano di “non aver capito la distinzione prevista dal Testo unico enti locali fra indirizzo politico e gestione amministrativa” e tendono a “pretendere che i dirigenti appongano la firma a valle delle scelte che hanno preso sovrapponendosi di fatto al lavoro dirigenziale, e questo è contro la legge”
Non solo: in uno dei passaggi più caldi, ha messo nero su bianco che “alcuni assessori e consiglieri comunali, per realizzare le loro personali iniziative, pongono in essere indebite ingerenze”. La direttrice generale segnala l’esistenza di “un cattivo clima lavorativo” a Palazzo Civico, spesso improntato “da timore quando non addirittura da terrore, anche di esprimere le proprie opinioni”. E qui ha citato un caso specifico: quello di una addetta alle pulizie allontanata dal primo piano perché “sentita al supermercato a parlare male dell’amministrazione: ne era stato chiesto il licenziamento in tronco”

(foto ANSA/FRANCO SILVI)

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