«Io neanche mi ero accorto che fossero ubriache»

10/09/2017 di Redazione

«Non c’è stata nessuna violenza, quella ragazza non era ubriaca o almeno io non me ne sono accorto». Oggi Repubblica riferisce cosa ha detto uno dei carabinieri indagati perché sospettati di violenza sessuale nei confronti di due studentesse americane a Firenze. L’uomo, 45 anni e tre figli, si è presentato da solo davanti al magistrato per chiarire la sua posizione il prima possibile.

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Riporta Repubblica:

L’altro carabiniere, quello più giovane, non si è presentato, ma ai colleghi che lo hanno sentito subito dopo la notte fra il 6 e il 7 settembre avrebbe negato tutto: «Non è successo proprio niente». Adesso che il verdetto del dna si avvicina e che i campioni di liquido biologico trovati sull’ascensore e sul ballatoio della casa delle due ragazze americane possono raccontare meglio come sono andate le cose l’altra notte, l’indagine arriva a una svolta. Potrebbe essere anche questa la molla che ha spinto il carabiniere dai magistrati.

Ci sono venti minuti di vuoto da spiegare, quanti ne impiega la gazzella per entrare nella strada del centro in cui abitano
le ragazze e per vederla uscire dalle immagini delle telecamere.
«Non trovavano un taxi, era notte fonda, abbiamo dato loro un passaggio» ha raccontato il militare in procura cercando di
giustificare la presenza delle due giovani sull’auto di sevizio (cosa vietata). Ha anche ammesso di aver avuto un rapporto
sessuale, ma ha continuato a sostenere che la ragazza fosse consenziente.

Le ragazze in questione non stavano certamente in formissima. Una delle due dichiara di esser svenuta all’arrivo in casa.

Una delle due ha riconosciuto dalle foto uno dei militari, l’altra no. Secondo le indagini della squadra mobile entrambe avevano bevuto molto, una aveva anche fumato hashish. Una, dopo la violenza che riferisce di aver subito, entra in casa e sviene. Possibile che i carabinieri non si siano accorti di niente?

(in copertina Il Flow, il locale dove le ragazze hanno conosciuto i due militari. Foto ANSA/MAURIZIO DEGL’INNOCENTI)

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