Dopo le polemiche seguite alla frase “I sardi vogliono fare i pastori, non sanno cos’è il turismo”, Flavio Briatore, ha raggiunto alcuni allevatori a Bitti, in un’azienda dove si produce latte ovino. Ad accoglierlo decine di pastori provenienti dall’interno dell’isola che hanno ascoltato i suoi consigli per la vendita dei loro prodotti, dal latte al formaggio.
Ecco qui una foto diventata virale (da un reportage dalla Nuova Sardegna) diffusa dalla pagina Facebook Laura Laccabadora
L’incursione tra i pastori è raccontata da Nicola Pinna su La Stampa:
Per Flavio Briatore questa è una giornata da pastore: scarpe infangate e pranzo su una tavola con tovaglia di carta, bicchieri e piatti di plastica. Qui non arriva neanche l’eco dei ritmi folli del Billionaire: l’unica musica che si sente è quella dei campanacci delle pecore al pascolo. «Noi siamo amici da anni e insieme stiamo provando a dare una svolta alle loro imprese – dice l’ex manager della Renault –. Tra lo champagne e il pecorino ci sono poche differenze: il segreto è quello di creare un marchio che piaccia ai clienti, poi si può trovare la collocazione sul mercato. Io ho già fatto assaggiare a molti miei amici i prodotti di questi pascoli e tutti hanno apprezzato molto».
Da Porto Cervo, le colline di Bitti distano quasi due ore. Tra la Costa Smeralda e la Barbagia ci sono strade malconce e grandi distese verdi. La differenza economica è davvero infinita. «Ma le regole di mercato non cambiano: voi dovete adottare le stesse che utilizziamo noi a Porto Cervo – dice Briatore –. Dovete costruire una strategia di marketing, partendo dal prodotto forte».
(in copertina foto EPA/SRDJAN SUKI)