La storia del foreign fighter arrivato con il barcone a Lampedusa

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A Ravenna è stato arrestato un 26enne tunisino che aspirava a combattere nelle file dell'Isis. Ha moglie e figlia italiane. Era giunto nel nel nostro Paese da migrante disperato

Da migrante disperato giunto in Italia, nel 2010, per cercare fortuna a miliziano dello Stato Islamico. È la storia di Nouassir Louati, un 26enne tunisino arrestato dalla Digos a Ravenna, primo destinatario in Italia del cosiddetto «reato di arruolamento», la nuova fattispecie prevista dal pacchetto antiterrorismo.



 

(Foto: Ansa / Polizia)



 

La sua storia viene raccontata oggi sul Corriere della Sera in un articolo di Francesco Alberti:



Da disperato dei barconi ad aspirante combattente nelle file dell’Isis. Nel 2011 Nouassir Louati, tunisino di 26 anni, poteva dire di essere tra quelli che ce l’avevano fatta. La carretta del mare sulla quale si era imbarcato in Libia, spendendo fino all’ultimo dei suoi risparmi, era riuscita a superare indenne le fauci del Mediterraneo e a sbarcare a Lampedusa. Delle immagini di allora — come riferisce «Servizio Pubblico» — lo ritraggono sulla spiaggia con gli altri migranti. Quattro anni dopo, la notte scorsa, la sua avventura italiana si è conclusa nel modo peggiore.  Nouassir è stato arrestato dalla Digos a Ravenna, non lontano da dove vive la moglie italiana dalla quale ha avuto una figlia.

Le forze dell’ordine si erano messe sulle tracce di Nouassir grazie a intercettazioni e conversazioni su Facebook, dalle quali emergeva in maniera evidente l’intenzione di trasformarsi in un foreign fighter jihadista. Sul web aveva pubblicato messaggi come: «Se combattere in nome di Dio è terrorismo, allora io sono il primo terrorista».

(Foto di copertina da archivio Ansa: Credit: Servizio Pubblico)