Le foto shock di Yara su Facebook? No, solo un avido avvoltoio

Categorie: Cronaca, Italia

Batti il ferro finché è caldo, diceva un antico motto. Ora vale per gli scomparsi famosi, come la povera Yara, diventata in una settimana la protagonista del peggio del web 2.0



Sul social network più diffuso del mondo Yara Gambarasio è il nome più cliccato di quest’ultima settimana. Mentre la sua storia assume contorni sempre più drammatici, il web 2.0 mostra il peggio di sè. Numerosi gruppi inutili, pagine che servono per sfogare il razzismo che cova in molti, troppi italiani, che subito si sono dimenticati di quanti su Facebook chiedevano l’immediata pena di morte per Michele Misseri. Il peggio è forse raggiunto da chi cerca di raggranellare qualche euro di pubblicità con le foto fantomatiche delle ricerche di Yara.

PERDERE LA DIGNITA’ PER QUALCHE CENT – Se ieri si parlava dell’ambiguità, ma anche del coraggioso anticonformismo, dei troll, oggi si scrive con la morte nel cuore per chi cerca di spillare qualche euro di Adsense dalla morte di Yara. Cliccando su questa pagina, la solita fan page farlocca di Facebook, e diventando fan dopo averla condivisa coi propri amici, si potrebbe aver accesso alle immagini rubate dalle ricerche della polizia per trovare la scomparsa Yara. Foto ovviamente inesistenti,  che servono solo per attrarre un po’ di curiosi – per ora più di 5 mila – col gusto del macabro e fargli visualizzare un po’ di pubblicità.



YARA AL POSTO DI BELEN NUDA – Sicuramente qualsiasi persona che ha un profilo su Facebook è stato contattato per vedere l’ultimo video a luci rosse di Belen Rodriguez, oppure qualche altra immagine a sfondo sessuale, di un’ingenua ragazza in webcam oppure qualche starlette poco nota. Ora però si è superato decisamente il limite, solo per far visualizzare  un po’ di pubblicità e poi diventare fan di un Emmobastaveramenteperò. Ennesima presa in giro che non si capisce se è un troll eccessivamente sarcastico, oppure un poveretto alla ricerca di un po’ di denaro da Google Ads. Ma non è solo così che non si rispetta la povera Yara, perchè su Facebook il forcone per il tunisino arrestato oggi è già partito.

LINCIAGGIO 2.0 –Lasciatecelo in piazza a Brembate’; ‘noi non abbiam mai cercato niente,loro vengono qui a rubarci il lavoro e violentarci le donne’;’ ci vorrebbe la legge del taglione’: sale la rabbia tra i gruppi di Facebook nati nei giorni scorsi dopo la scomparsa diYara Gambirasio, gruppi che sono arrivati a contare decine di migliaia di fan. I commenti si moltiplicano di minuto in minuto dopo l’arresto del giovane muratore di cittadinanza marocchina accusato dell’omicidio della ragazza: spesso invocano pene capitali, linciaggi e lasciano spazio anche a commenti razzisti e xenofobi. ‘In effetti questi immigrati stanno diventando troppi e di troppe razze diverse’, dice Alberto; ‘ma xk nn rimettiamo la pena di morte… questi esseri nn meritano di vivere.’, scrive Luca, ‘la pena di morte e’troppo poco’, incalza Luisa. ‘I criminali dobbiamo per forza tenerceli in quanto italiani ma se si puó evitare di averne d’altri paesi mi sembra logico non trovi?? per cui fuori gli stranieri’, dice Simonetta; ‘io prima difendevo sempre gli extracomunitari ma adesso dopo aver sentito e visto tutti i guai che combinano…tra marocchini, rumeni,albanesi,ecc mi sto ricredendo sempre di piú’ commenta Lucia. I post aumentano a vista d’occhio tra notizie e voci su ritrovamenti, preghiere, insulti. Fatima, immigrata che abita in Italia non ci sta e per dire di non fare di ogni erba un fascio, ricorda quanto accaduto ad Avetrana.



SEMPRE DI PIU’ – Su Facebook sono ormai infinite le pagine o i gruppi che parlano di Yara, e ogni minuto ne nasce uno. Un inutile florilegio che certo non aiuta gli inquirenti nel ritrovare il bandolo della matassa, nè consola chi ha amato la piccola bergamasca, e spera giustamente di ritrovarla ancora. Il gruppo più numeroso, 27 mila e passa iscritti mentre scriviamo, si trova qui, e gli interventi sono sempre i più svariati. Seguendo il consiglio dei troll di ieri, ricordiamo che “Grazie ad un link un commento scritto con le kappa riusciremo a trovare Yara, non importa se viva o morta, l’importante è partecipare”. Solo l’ironia ci salverà, sperando che una risata li seppellirà.