Front National: quei nove milioni di euro dalla banca russa per l’ascesa di Marine Le Pen

Il Front National, il partito francese di estrema destra guidato da Marine Le Pen, è tornato sotto la luce dei riflettori quando ha confermato di aver ricevuto 9 milioni di euro da una finanziatore russo, aggiungendo che «nessun altro ci darà un centesimo». La notizia, riporta France 24, è stata confermata domenica, quando il Front National ha dichiarato che il denaro preso in prestito è arrivato dalla First Czech Russian Bank (FRCB) di proprietà di Roman Yakubovich Popov, uomo vicino al premier Medvedev e al presidente Putin. La notizia era stata anticipata sabato dal sito Mediapart.

Foto: FRANCOIS NASCIMBENI/AFP/Getty Images
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30-40 MILIONI DI EURO PER LA CAMPAGNA ELETTORALE – Wallerand de Saint-Just, il tesoriere del partito, ha detto che l’accordo con il finanziatore russo è stato firmato nel mese di settembre. «Abbiamo cercato fondi per finanziare la campagna elettorale, ma la nostra banca, come la maggior parte dei finanziatori francesi ed europei, si rifiuta categoricamente di dare anche solo un cent al Front National (FN) e ai suoi candidati», ha detto Saint Just. Lo scorso novembre la banca del FN, la Société Générale, ha detto che non avrebbe più prestato denaro al suo cliente. Il partito di estrema destra che ha sbancato alle ultime elezioni francesi ha lottato a lungo per raccogliere il denaro necessario a soddisfare le sue ambizioni politiche. Secondo quanto riportato da Saint-Just, i soldi russi servirebbero a coprire parte delle spese della campagna elettorale del FN in vista delle elezioni nazionali del 2017, una spesa stimata tra i 30 e i 40 milioni di euro.

I RAPPORTI TRA EUROPA E RUSSIA – Le autorità francesi nel frattempo stanno cercando di fare luce su prestiti sospetti fatti in favore di alcuni candidati del FN affiliati al gruppo “Jeanne”, istituito dal leader del partito Marine Le Pen. La notizia del prestito russo al partito di estrema destra francese arriva in un momento di criticità all’interno delle relazioni tra Russia e Unione Europea: criticità acuitasi con la crisi ucraina. Bruxelles ha emesso sanzioni nei confronti di cinque finanziatori russi e più di 100 tra imprenditori e politici, tra i quali spicca il nome del deputato nazionalista russo Alexander Mikhailovich Babakov, che avrebbe agito da tramite per il prestito fatto dalla FRCB al FN.

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L’IDILLIO TRA MARINE LE PEN E VLADIMIR PUTIN – L’esponente di vecchia data del FN Christian Bouchet ha detto a Mediapart che non c’è niente di male a fare accordi con le banche russe: «è certamente peggio il prestito di Mu’ammar Gheddafi», ha detto, facendo un velato riferimento alle indagini che gravitano intorno a Sarkozy, che avrebbe ricevuto soldi dal defunto leader libico per la sua campagna presidenziale del 2007. Mediapart ha sollevato opreoccupazioni riguardanti le possibili interferenze straniere nella politica francese.

Da quando nel 2011 ha preso il posto del padre alla guida del partito, Marine Le Pen ha fatto svariati viaggi alla volta di Mosca, non facendo mai mistero della sua ammirazione nei confronti del presidente Vladimir Putin. La Le Pen aveva anche criticato duramente la scelta di Hollande di non spedire più a Mosca due navi da guerra, accusando il governo di aver ceduto alle pressioni degli Stati Uniti. Il Front National ha descritto Putin come un “patriota” e un difensore dei valori tradizionali europei, esaltando il suo impegno nel reprimerere la “propaganda” LGBT. Come se non bastasse, il mese scorso, secondo quanto riportato dal Nouvel Observateur, i leader del FN avrebbero avuto frequenti contatti con l’ambascatore russo a Parigi, Alexander Orlov.

«Il Cremlino sta scommettendo sul Front National», ha scritto il settimanale francese: «Ritiene che sia il partito in grando di prendere il potere in Francia e cambiare il corso della storia europea in favore di Mosca».

(Photocredit: FRANCOIS NASCIMBENI/AFP/Getty Images)

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