Prima la gaffe, poi le scuse. Ieri Sean Spicer, portavoce della Casa Bianca, nel corso di una conferenza stampa si è lanciato in un infelice parallelismo tra Adolf Hitler e il presidente siriano Bashar al-Assad. «Non abbiamo usato armi chimiche durante la Seconda Guerra Mondiale», ha detto ai giornalisti. E ha aggiunto: «Neanche una persona spregevole come Hitler è caduto al livello di usare le armi chimiche».
Spicer, dunque, ha dato l’impressione di non considerare il fatto che milioni di ebrei siano morti nelle camere a gas dei campi di sterminio nazisti. E anche quando un giornalista ha chiesto chiarimenti, ha fornito una singolare spiegazione. «Hitler non ha usato gas sulla sua gente nello stesso modo in cui lo fa Assad. Portava la gente nel centro dell’Olocausto», ha affermato. Una curiosa espressione con la quale presumibilmente il portavoce della Casa Bianca si riferiva ai campi di concentramento.
In seguito è arrivato il passo indietro. «Ho sbagliato, chiedo scusa», ha detto Spicer in un’intervista alla Cnn. È stato, ha aggiunto, un parallelo «inappropriato». E ancora: «I miei commenti» sull’Olocausto «non riflettono la posizione dell’amministrazione». «Tutti possiamo sbagliare».
«Francamente, ho usato erroneamente e in modo inappropriato e sconsiderato il commento sull’Olocausto e non c’è alcun paragone. Per questo mi scuso. È stato un errore», è stata la spiegazione della gaffe alla Cnn. Ma già subito dopo la sua uscita Spicer aveva rettificato le sue affermazioni: «In nessun modo stavo cercando di sminuire la natura orribile dell’Olocausto. Stavo cercando di fare una distinzione riguardo all’uso degli aerei per lanciare armi chimiche su centri abitati. Qualsiasi attacco contro persone innocenti è riprovevole e imperdonabile».
(Foto da archivio Ansa. Credit: Olivier Douliery / Abaca)