Gazebo a Rosarno, la nuova inchiesta di Zoro

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Il bellissimo servizio di Diego Bianchi sulla realtà calabrese da almeno due anni finita in un cono d'ombra mediatico

Diego Bianchi, in arte Zoro, continua nella nuova strada intrapresa in questa edizione di Gazebo, quella delle inchieste. Di sicuro l’innovazione più interessante e potente della trasmissione: da Lampedusa alla Corea del Nord, in questa stagione l’angolo di visione sempre particolare e interessante dell’artista romano ha cambiato il nostro modo di vedere luoghi molto spesso al centro dell’attenzione generale, ma raramente raccontate come sarebbe giusto e necessario.



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Una tv di qualità premiata dal pubblico e soprattutto da Twitter, che ha reagito con interesse e partecipazione, portando l’hashtag #GazeboRosarno ai primi posti dei trend topics (e tutt’ora è al terzo posto).



Ci si diverte, vergognandosi. E vicevera. E per la prima volta Zoro viene ripreso da altri (guardate il video per scoprire chi e come lo fa). Si parla di tutto: biciclette, diritti umani, la Roma. E i social, come detto, apprezzano. La sindaca di Lampedusa, Giusi Nicolini, compresa.

#Gazebo sempre sul posto. Perché le parole non bastano, ci vogliono le immagini. #gazeborosarno pic.twitter.com/kq4PVA2irJ

— Francesco Fumarola (@fra_fuma) 8 Marzo 2015