Un laboratorio del Partito della Nazione in salsa sabauda, in vista delle elezioni 2016 a Torino? «Credo e spero di no. Abbiamo sempre detto che la vocazione del Pd è quella di ricostruire il perimetro di un centrosinistra di governo», ha replicato ai microfoni di Giornalettismo il leader di Sinistra dem Gianni Cuperlo.
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Sotto la Mole in casa dem c’è fibrillazione per il sostegno annunciato di un pezzo del vecchio mondo di centrodestra e di esponenti di ex Forza Italia a Piero Fassino. Compresi l’ex presidente forzista della Regione Piemonte, Enzo Ghigo e l’ex vicepresidente Csm in quota Udc Michele Vietti. Ma Cuperlo rilancia: «Non conosco Ghigo. Ma bisogna fare in modo che le Amministrative non siano l’occasione per certificare la fine del centrosinistra. A Torino mi auguro ci sia lo spazio per un’intesa nel caso di ballottaggio con Si-Sel». Nella Capitale, invece, vicina è la candidatura del renziano Roberto Giachetti alle primarie. Nessun “pregiudizio” o veto sul nome dell’ex radicale da parte di Cuperlo, ma l’invito a rovesciare lo schema : «Provo stima e amicizia per lui. Ma dopo il modo in cui è finita la giunta Marino, forse bisognerebbe partire da un’idea della città. Si potrebbe raccogliere la suggestione di Walter Tocci, con il Pd a disposizione di una grande alleanza civica».
Sulle Unioni Civili, invece, l’esponente della minoranza Pd si è detto contrario allo stralcio della step child adoption: «Sono favorevole ai matrimoni gay, ma capisco che non ci sono le condizioni in questo Parlamento. Ma il ddl Cirinnà è già una buona mediazione, restino le adozioni».