Giulia Moi: l’europarlamentare grillina e il mistero della «molecola anti-leucemia»
29/05/2014 di Valentina Spotti
Classe 1971, laureata in Scienze Biologiche, fresca fresca di elezione al Parlamento Europeo di Bruxelles tra le fila del Movimento 5 Stelle, del quale è ferma sostenitrice. Giulia Moi, nata a Cagliari, sembrerebbe avere spianata la strada della carriera politica ma, a sollevare le polemiche sul suo conto, è proprio il «fuoco amico» degli attivisti a Cinque Stelle. La controversia legata a Giulia Moi la racconta Carmine Saviano su Repubblica, ricapitolando una storia che comincia giusto una settimana prima delle elezioni quando, su Movimento 5 Stelle Europa, compare un post sottoscritto da una novantina di persone in cui si chiedono “chiarimenti” in merito al curriculum presentato dalla Moi insieme alla sua candidatura sul blog di Beppe Grillo. Di “strano” quel curriculum qualcosa ce l’ha: Giulia Moi scrive di aver scoperto una molecola «efficace nella cura della leucemia e del melanoma», una scoperta documentata in una ricerca condotta da lei stessa nel 2007 durante un dottorato al King’s College di Londra, ma di cui non si troverebbe alcuna traccia in Rete.
LA MOLECOLA ANTI-LEUCEMIA – «Ho scoperto una molecola proveniente da una pianta della foresta Sud-Africana efficace per la leucemia e il melanoma, premiata per la scoperta dal King’s College e dalla Stiefel/GSK» – scrive la Moi nel suo curriculum. La pianta in questione sarebbe la Kigelia Pinnata, ma la biologa sarda non sarebbe la prima ad interessarsi delle sue proprietà anti-tumorali, viso che ci sono studi a riguardo che risalgono alla metà degli anni Novanta. Curiosamente, però, della scoperta di Giulia Moi sembra non esserci traccia in Rete a parte un collegamento a un record di Google Books – che la candidata mette in calce al suo curriculum – che però non permette di visionare nulla, nemmeno un abstract.
IL MEET-UP EUROPA – Così gli attivisti del Movimento chiedono chiarezza: «Come si chiama questa molecola? Quali premi ha ricevuto? Si tratta di una scoperta individuale o di un team di ricerca?» – chiedono nella lettera aperta, dopo aver lasciato intendere di aver rivoltato il Web come un calzino e non aver trovato nulla in grado di associare il nome della Moi non solo alla molecola in questione, ma anche alla sua dichiarata specializzazione e ricerca post-dottorato. A questo punto, però, gli attivisti cominciano a fare le pulci a ogni singola riga del curriculum della candidata, e tutti i dubbi – oltre a quelli sulla molecola anticancro – vengono elencati punto per punto:
[…] dichiara: “Sono attivista nel MU Europa con il quale ho collaborato per la traduzione del programma in inglese”. Quest’affermazione è assolutamente falsa, come possono confermare gli attivisti del MU Europa. Vorremmo sapere per quale motivo ha fatto questa affermazione non rispondente al vero. […] Circa la sua attività di “volontaria presso una associazione di sole donne che divulga la cultura sarda e le sue tradizioni alimentari”. L’associazione alla quale si riferisce risulta essere la “is marraconis fibaus”, presieduta da una di lei parente, la cui unica attività sembrerebbe essere la vendita di pasta artigianale tradizionale chiamata appunto “is marraconis fibaus”. L’associazione ha registrato recentemente il nome tradizionale come marchio, e pare che da quel momento ne impedisca l’utilizzo ad altre produttrici locali. Vorremmo sapere quali altre attività svolge questa associazione, e se è vero che ha registrato per se il marchio di questo prodotto tradizionale della regione.
LA PRECEDENTE CANDIDATURA CON L’UPC – La lettera si chiude con un altro particolare: e cioè che Giulia Moi, davanti alle richieste di chiarimento che le sarebbero arrivate via Facebook dagli attivisti, si sarebbe messa sistematicamente a cancellarle, senza fornire spiegazioni. «Vi chiediamo di intervenire per convincere Giulia a chiarire tali perplessità che ci mettono in notevole imbarazzo» – conclude la missiva, indirizzata allo staff del Movimento e ai delegati di lista, non prima di far presente che quella col Movimento non è la prima esperienza politica della Moi, che nel 2010 si era candidata alle Provinciali in Sardegna per la lista Unione Popolare Cristiana, che correva in coalizione col Partito Democratico.
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LA REPLICA DI GIULIA MOI – A questa lettera Giulia Moi ha risposto a stretto giro con un’altra lettera aperta, in cui definisce come «diffamatorie» le richieste di spiegazione presentate dagli attivisti grillini e spiega di non poter rivelare nulla sulla sua ricerca a causa degli «strettissimi vincoli contrattuali» che la legano ai committenti della sua ricerca. Per questo motivo in rete non si troverebbe nulla della sua scoperta sulla molecola anti-leucemia, perché «chi è ricercatore sa bene che i progetti di ricerca finanziati da compagnie internazionali possono essere soggetti a restrizioni di pubblicazione». E, riguardo al tema della sua partecipazione al Meet Up Europa, la Moi si difende pubblicando un link a una discussione del 2013, dove interviene a proposito di una traduzione. (Tuttavia la pagina del suo profilo sul MeetUp è piuttosto scarna, e le informazioni da lei condivise sono pochissime)
Confermo nuovamente di aver collaborato per la traduzione del programma m5s in inglese. Possiedo naturalmente copia del materiale prodotto ed uno screenshot di “ringraziamenti” della stessa Nadia Sotiriou e tutte le conversazioni avvenute tra noi compreso il foglio di Word in cui abbiamo lavorato nelle diverse versioni e le varie conversazioni avvenute sul meetup stesso (Maurizio Roncalli Melania Pomante Andrea Turra Maurizio Manca e Nadia Sotirou firmatari della lettera ).http://www.meetup.com/meetupeuropa/messages/boards/thread/30224322/50#91825632
E, infine, risponde alle accuse di cancellare i commenti e di bandire dalla sua pagina gli utenti “scomodi”:
Le conseguenti cancellazioni e Ban sono poi frutto del panico e di post davvero maleducati e minacciosi, ai limiti della violenza e mi spiace non averne conservato prova, non potevo sospettare che una sciocchezza del genere avrebbe potuto essere oggetto di tanto veleno e FUOCO AMICO. Ma mi servirà per il futuro.
INTANTO, NEI COMMENTI… – La polemica, tuttavia, potrebbe essere solo all’inizio: ma nei commenti alla lettera su Movimeto 5 Stelle Europa già si sta scatenando una certa discussione, sostenuta anche da commentatori che, qualificandosi come ricercatori, affermano a loro volta di aver trovato poche incomplete informazioni sull’attività scientifica della Moi. E gli attivisti si dividono: chi a sostegno di Giulia Moi e del suo lavoro e chi, invece, continua a sentire il bisogno di spiegazioni.
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(Photocredit copertina: Facebook/Giulia Moi)