Gli americani credono ai rettiliani?

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Un sondaggio pubblicato dall'Atlantic spiega come 12 milioni di statunitensi considerino reale la bufala. Ma Foreign Policy ribatte: "Campione non rappresentativo"

Le teorie del complotto, anche quelle più improbabili, trovano spesso spazio tra le credenze di molte persone. Non poche hanno trovato terreno fertile negli Stati Uniti: tra tutte, quella sui rettiliani, una presunta razza aliena (nati dalla penna dello scrittore inglese Davide Icke , ma non solo) di lucertoloni, capace di governare il mondo in gran segreto, incrociandosi con terrestri compiacenti, e assumere sembianze umane. Secondo un sondaggio proposto dall’Atlantic, sarebbero ben 12 milioni gli americani che credono a questa bufala, ma non solo. Il quotidiano propone ai suoi lettori le credenze più gettonate: c’è anche chi crede nell’esistenza degli alieni (90 milioni, 29% degli intervistati) e chi ritiene che siano sbarcati a Roswell nel 1948. Ma anche chi pensa che il riscaldamento globale sia una bufala (37% degli intervistati, soprattutto tra i repubblicani) e che Obama sia l’anti-Cristo (13%). Ma è Foreign Policy a criticare il sondaggio, soprattutto quando si parla dei rettiliani:  “Data la dimensione del campione – 1.247 elettori – stiamo parlando di 50 persone”, si spiega.



I RETTILIANI E IL SONDAGGIO – Nel sondaggio proposto, l’Atlantic mostra numeri impressionanti: “Dodici milioni di americani credono che i rettiliani governino il mondo”, si spiega. Ma chi sono? Negli oltre 20 libri scritti da Icke, si sostiene come sia questa razza ibrida di lucertoloni, nata dall’accoppiamento tra individui umani e alieni rettiloidi provenienti dalla Costellazione del Dragone, ad avere le redini del governo mondiale. Tra i leader politici dei paesi più importanti del globo si nasconderebbero – per chi crede a questa bizzarra teoria – proprio i rettiliani, che formerebbero la società segreta degli Illuminati (ma non solo: c’è chi considera una “segreta lucertola” pure la cantante Beyonce). Questi esseri, legati alle teorie sugli alieni, avrebbero bisogno del sangue umano per sopravvivere, tanto da ricorrere alle “abduction”: rapimenti in massa di esseri umani, la cui scomparsa verrebbe dissimulata provocando eventi catastrofici quali terremoti, inondazioni e guerre. Lo scopo finale dei rettiliani sarebbe quello di imporre il Nuovo Ordine Mondiale, ossia un unico governo mondiale nel quale americani, inglesi e sionisti occuperebbero una posizione predominante. In pratica, un mix di teorie prive di alcun fondamento e molto fantasiose. Eppure, secondo i numeri – poi criticati da Foreign Policy – non sarebbero certo pochi gli americani a credere a quest’ipotesi.



I NUMERI E IL SONDAGGIO CRITICATO – Dodici milioni di “credenti” sarebbero per l’Atlantic una cifra impressionante. Oltre che imbarazzante. Ma non è certo l’unica teoria: si mostrano anche i numeri su chi crede all’esistenza di Bigfoot, alla visione di Obama come Anti-Cristo, all’uccisione di JFK vista come una congiura (51% degli intervistati). Fino ad altre teorie del complotto più comuni, come quella dello sbarco sulla Luna: secondo il 7% degli intervistati sarebbe stata soltanto una simulazione. Ci ha però pensato Foreign Policy a sottostimare il sondaggio, minimizzando i numeri. Altro che 12 milioni, i numeri forniti dall’Atlantic sarebbero sbagliati. Soprattutto perché il campione – che supera di poco le mille persone – non è certo rappresentativo. E si fa anche dell’ironia sullo stesso sondaggio: “Siete sicuri che, se qualcuno vi facesse quella domanda, non sareste tentati dal dire: ‘Si, credo certamente sui rettiliani’, prendendo in giro chi lo realizza?”, si continua. Certo, per Foreign Policy non mancherebbero nemmeno i soggetti suggestionabili e creduloni. O chi non accetta la realtà, oppure l’impossibilità di trovare prove certe. E si conclude: “Desta più sorpresa poi il fatto che soltanto il 29% degli americani creda nella possibile esistenza degli alieni”. In mezzo alle tante bufale e alle teorie del complotto, forse, l’unica ipotesi nella quale lasciare il velo del dubbio.