Bernie Ecclestone lancia un messaggio chiaro all’Italia sul futuro del Gran Premio di Formula 1 a Monza: pagare moneta, vedere cammello. Lo confermano le sue parole, come sempre chiare e decise: «Il fatto è che noi abbiamo qualcosa da vendere, devono decidere se sono interessati a comprarlo».
Ecclestone ha spiegato che i soldi chiesti a Monza per il rinnovo del contratto sono gli stessi che pagano gli altri organizzatori europei, quindi circa 25 milioni di dollari a stagione, con l’Italia che ne offre 15: «Non dovrebbe essere un dramma -chiosa il vecchio Bernie- ma non sono in grado di chiudere, probabilmente per molte ragioni. Al momento un rinnovo è improbabile, sulla base del fatto che non vogliono pagare. Hanno stretto degli ottimi accordi gli anni passati e vorrebbero continuare, ma forse non sono adatti a certe persone. Forse non potrebbero godere in futuro di qualcosa di cui hanno goduto in passato».
Ovviamente Ecclestone sa che l’assenza di Monza influirebbe negativamente sulla Formula 1. Allo stesso tempo ha però palesato quello che è per lui il problema principale: «Il problema è che due anni e mezzo fa ci siamo accordati con la consueta stretta di mano e tutto era buono e giusto. Avremmo dovuto firmare il contratto poco dopo ma siamo ancora qui, c’è da aspettare e vedere».
Luca di Montezemolo, presente a Expo per il giorno nazionale del Bahrein, è intervenuto in difesa del circuito brianzolo bacchettando però l’attuale gestione: «Ne ho parlato anche con Ecclestone due giorni fa – ha spiegato Montezemolo – da sempre la Ferrari è stata vicina a Monza e anche tutto il mondo dei tifosi. Non ci puo’ essere una Formula 1 senza Monza. Detto questo, Monza deve rendersi conto che deve fare quello che è necessario. Ma vedrete che non ci saranno problemi».