Gp Valencia: ultimo atto per Valentino Rossi

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Dalla caduta di Marc Marquez al fallimento del ricorso. La solidarietà e le sanzioni contro il Dottore

Gp Valencia

, ultimo atto di una storia che ha appassionato e fatto arrabbiare gli amanti della motogp e non solo. Le provocazioni di un avversario in gara e la reazione scomposta. La caduta del rivale. La penalizzazione. Le polemiche. Il rischio di vedersi sfuggire un Mondiale che sembrava a portata di mano. È l’odissea vissuta da domenica 25 ottobre ad oggi dal campione della MotoGp Valentino Rossi, sanzionato dai giudici di gara (la penultima della stagione) per aver di proposito mandato a terra lo spagnolo Marc Marquez.



VALENTINO ROSSI, IL CALCIO –

L’episodio contestato avviene al settimo giro del Gran Premio di Sepang, in Malesia. Alla curva 14 Valentino Rossi supera Marc Marquez (che con lui lotta per il terzo posto ma non per il Mondiale) e lo trattiene all’esterno, si gira di verso di lui come se volesse dirgli qualcosa, lanciargli un segnale, un avvertimento. In quell’istante il campione di Tavullia allontana il piede e la gamba sinistra dalla sua moto avvicinandoli a quella del centauro della Honda. Che va giù in un battibaleno. I giudici di gara non hanno dubbi: il gesto del Dottore (per molti ininfluente) è da considerare causa della caduta del pilota spagnolo. Il nove volte campione del mondo viene dunque sanzionato con la decurtazione di 3 punti dalla patente da pilota (che gli costa la partenza dall’ultima posizione in griglia nell’ultimo e decisivo Gran Premio della stagione, che si disputerà domenica 8 novembre in Spagna, a Valencia). È l’inizio di una bufera.

VALENTINO ROSSI, LA SANZIONE –

Il Gp di Malesia si conclude con la vittoria del pilota spagnolo della Honda Dani Pedrosa, Valentino Rossi conclude al terzo posto, mentre si piazza secondo il rivale per la conquista del titolo mondiale, l’iberico della Yamaha Jorge Lorenzo, che riduce così il suo ritardo dall’italiano nella classifica mondiale da 11 a 7 punti (un distacco facile da recuperare a Valencia sfruttando il ritardo che inevitabilmente Valentino Rossi accumulerà partendo dall’ultima fila). Il caso cattura l’interesse di tutti i media, oltre che naturalmente degli appassionati, e divide il pubblico tra colpevolisti e innocentisti (senza dimenticare qualche complottista). Il web diventa in poche ore (e per diversi giorni) una grande arena dove si scontrano le ragioni dell’una e dell’altra parte. Valentino Rossi contro Marquez. Marc Marquez contro Rossi. Le dichiarazioni dei protagonisti si mescolano alle opinioni di chi il mondo del motociclismo lo conosce bene e di chi invece è un semplice sportivo.



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VALENTINO ROSSI, LA BUFERA –

A destare l’attenzione sono innanzitutto le frasi dei piloti pronunciate a fine gara e nelle interviste dei giorni successivi. «Marc voleva farmi perdere il mondiale e ci è riuscito», dice Valentino Rossi il giorno del Gran Premio. «Una moto – spiega – non cade per un calcio come il mio. Marc è caduto perché mi ha toccato con la mano destra. Non volevo farlo cadere, ma ero allo sfinimento, volevo solo rallentarlo per allungare». Nemmeno la versione di Marc Marquez non si fa attendere. Lo spagnolo respinge in maniera secca ogni accusa, e attacca l’avversario: «Mi ha dato un calcio. Ora spero che finisca qui, ma non credo che sarà così», è una delle sue dichiarazioni. «Nel calcio – dice ancora accusando il Dottore – questo sarebbe stato un cartellino rosso, invece io ero al box a guardare la gara e lui continuava a girare». Frecciate che gettano benzina sul fuoco.



VALENTINO ROSSI, I DUBBI –

A partire da lunedì 26 ottobre il dibattito diventa infuocato. Mentre Valentino Rossi ripete che la sua sarebbe stata solo una piccola reazione all’ostruzionismo di Marc Marquez (che avrebbe fatto di tutto per innervosirlo e per fargli perdere tempo e punti) su Internet vengono iper-condivisi diversi filmati che mettono in dubbio la versione del pilota spagnolo, avvalorando quindi la tesi del campione italiano. Su Facebook rimbalzano di bacheca in bacheca immagini che mostrano tutti i contatti tra i due centauri nei primi sette giri della gara, evidenziando ripetuti tentativi da parte di Marc Marquez di infastidire Valentino Rossi. Con rapidità si diffondono soprattutto i video che mostrano come, alla fatidica curva 14 del settimo giro, sia stato lo spagnolo della Honda per prima ad avvicinarsi (con la testa) pericolosamente al pilota italiano (che intanto viene scagionato intanto perfino da un direttore di gara).

VALENTINO ROSSI, LA SOLIDARIETÀ –

L’amarezza del campione è palpabile. Valentino Rossi prima valuta (nel dopo-gara) la possibilità di non partire per Valencia. Poi, due giorni dopo, conferma di partire. Nel frattempo viene travolto da numerosi messaggi di solidarietà pervenuti sia da semplici tifosi che da personaggi famosi. Tra coloro che manifestano pubblicamente la loro vicinanza a Valentino Rossi (spesso rilanciando il famoso hashtag #iostoconvale) ci sono ad esempio la rockstar Vasco Rossi, il premier Matteo Renzi, l’allenatore dell’Inter Roberto Mancini e gli ex calciatori nerazzurri Xavier Zanetti e Dejan Stankovic, Cesare Cremonini. Attestati di stima che non servono però a cambiare concretamente l’opinione di chi la vicenda della caduta di Marc Marquez e del calcio di Valentino Rossi potrebbe riscriverla.

VALENTINO ROSSI, IL RICORSO –

Il 30 ottobre i legali di Valentino Rossi presentano un ricorso contro la sanzione dei Commissari Fim. Ma l’appello al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna si conclude con esito negativo. Il verdetto arriva a tre giorni dalla gara decisiva. Il Tas – fanno sapere il 5 novembre i giudici in una nota – «ha respinto la richiesta di sospensiva presentata da Valentino Rossi dell’esecutività della decisione presa dai giudici di gara il 25 ottobre del 2015». «Dopo la gara in Malesia – spiegano ancora dal Tas – la Direzione Gara ha valutato che Valentino Rossi aveva investito deliberatamente Marc Marquez al fine di costringerlo ad andare fuori linea, il conseguente contatto ha causato la caduta di Marquez che è finito fuori gara».

GP VALENCIA VALENTINO ROSSI, LE CHANCES –

Ai tifosi, dunque, non resta che sperare nell’impresa, che stando alle quote dei bookmaker non è certamente impossibile. Nella settimana che precede il Gran Premio di Valencia a Valentino Rossi viene attribuita dalle agenzie di scommesse circa una possibilità su 3 di conquistare il Mondiale e circa una probabilità su 10 di vincere la gara in Spagna. Dopo le prove libere del venerdì (nelle quali Jorge Lorenzo ottiene il secondo tempo) le quote si spostano di poco (a favore dello spagnolo, però). È un segnale che quella speranza vale la pena non spegnerla. Occhi puntati sui piazzamenti, allora: per portare a casa il campionato di MotoGp il Dottore deve necessariamente arrivare a poche posizioni di distanza da Jorge Lorenzo. (Foto di copertina: MOHD RASFAN / AFP / Getty Images)