Questa mattina la Guardia di Finanza ha perquisito la sede centrale di Finmeccanica e l’ufficio dell’Amministratore Delegato Mauro Moretti per ordine della Procura di Milano. L’indagine riguarda la vendita di Ansaldo Sts ai giapponesi di Hitachi. Finmeccanica ha confermato.
Le perquisizioni della Guardia di Finanza hanno riguardato, riferisce il Corriere della Sera le due capogruppo Hitachi Italia nella sua sede a Napoli, Finmeccanica e la controllata di quest’ultima Ansaldo Sts, con sede a Genova. La Finanza vuole capire se nell’ambito delle intese siano state commesse irregolarità. Nel fascicolo, ancora senza indagati, si ipotizzano i reati di aggiotaggio e ostacolo all’attività di vigilanza.
Gli investigatori del Nucleo Valutario sono entrati nelle sedi di Hitachi Italia e in quelle di Ansaldo. L’inchiesta, condotta dal Pm Adriano Scuderi, era stata avviata a seguito dei rilievi della Consob circa una sospetta «collusione» tra venditore e acquirente nella determinazione del prezzo di cessione. Per l’organismo di vigilanza, una parte del prezzo sarebbe stata pagata a Finmeccanica sopravvalutando di 32 milioni di euro il valore di Ansaldo Breda, ceduta ai giapponesi insieme alla quota in Ansaldo Sts.
Hitachi dal canto suo si è dichiarata pronta a collaborare «al 100% con le autorità italiane ma in questo momento è troppo preso per commentare». Lo ha detto Kentaro Masai, direttore amministrativo di Hitachi Rail Global, parlando da Miami in riferimento alla notizia delle perquisizioni delle Guardia di finanza. La Procura è stata sollecitata dalla denuncia penale della Bluebell Partners, uno dei due fondi insieme a Amber Capital che con un esposto alla Consob avevano dato il via agli accertamenti che hanno portato a rivedere il prezzo dell’Opa. I due azionisti lamentavano, come poi è stato accertato dalla Commissione di Borsa, l’esistenza di un accordo collusivo, mirante a ridurre l’esborso per l’opa attraverso un `travaso´ di parte del prezzo.