«Ho trovato il relitto di una delle tre caravelle di Colombo»
13/05/2014 di Valentina Spotti
Il relitto della Santa Maria, che insieme alla Niña e alla Pinta componeva la flotta di Cristoforo Colombo in rotta verso le Indie, giace sul fondo delle acque di Haiti? È ciò di cui è convinto Barry Clifford, esperto di immersioni subacquee ed esploratore, la cui missione è svelare i misteri nascosti nelle profondità marine.
LA NAVE CHE HA CAMBIATO LA STORIA – Clifford, riporta la CNN, è alla guida di un team di esperti che ha scoperto ed esplorato il relitto di un’antica imbarcazione adagiata sul fondale marino al largo delle coste settentrionali di Haiti. L’esploratore è convinto che si tratti proprio della Santa Maria, una delle tre caravelle che, secondo quanto riportano le cronache dello stesso Cristoforo Colombo, sarebbe affondata in quel tratto di mare. Il misterioso relitto sarebbe incastrato tra il fondale e uno scoglio, tra i tre e i quattro metri e mezzo di profondità. «È come se fosse l’Everest dei naufragi» – ha detto Clifford. Se la sua ipotesi dovesse essere confermata, si tratterebbe della più grande scoperta nella storia dell’archeologia subacquea. Secondo l’esploratore la Santa Maria sarebbe stata la nave che «ha cambiato il corso della storia dell’umanità».
LA NINA, LA PINTA E LA SANTA MARIA (CHE COLÒ A PICCO) – Come raccontano i libri di storia, infatti, la Santa Maria era l’ammiraglia della flotta di Cristoforo Colombo, che partì dalla Spagna nell’agosto del 1492 convinto di poter tracciare una nuova rotta occidentale verso la Cina, l’India e l’Oriente. Invece, il 12 ottobre dello stesso anno, Colombo e il suo equipaggio sbarcarono su un’isola dei Caraibi e, nel corso di quella prima esplorazione il navigatore genovese mise piede anche ad Haiti, dove edificò un forte. Due mesi più tardi, la Santa Maria affondò accidentalmente nelle acque dell’isola e alcune tavole di legno e altri materiali della nave restituiti alla terra ferma dal mare vennero poi usati dalle guarnigioni del forte. Nel gennaio del 1493, con le due caravelle che gli erano rimaste, Cristoforo Colombo fece ritorno in Spagna.
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SARÀ DAVVERO LEI? – Ora gli archeologi dovranno studiare a fondo quel relitto, per stabilire se si tratti davvero di ciò che resta della Santa Maria, affondata oltre cinquecento anni fa. Con la collaborazione del governo haitiano, verranno utilizzati strumenti molto sofisticati: il veliero, infatti, risulta essere compatibile sia per dimensioni che per struttura alle navi che venivano costruite in Spagna verso la fine del Quattrocento.
(Photocredit copertina: Le tre caravelle in una stampa ottocentesca di Gustav Adolf Closs – wikipedia.org)