Houellebecq sotto scorta: «Non sono islamofobo, né razzista»

Era già finito sotto accusa per il suo ultimo romanzo, Sottomissione“, ambientato nella Francia del 2022, nel quale immaginava l’elezione come presidente transalpino del leader di un partito islamico. Adesso, dopo l’assalto armato alla redazione di Charlie Hebdo costato la vita a dodici persone, allo scrittore Michel Houellebecq è stata assegnata la scorta. Lui, come spiega il quotidiano “La Repubblica“, ha ribadito di non ritenersi «né razzista né islamofobo».

Photocredit:  Mauro Donzelli
Photocredit: Mauro Donzelli

CHARLIE HEBDO, SOTTO SCORTA HOUELLEBECQ, L’AUTORE DI “SOTTOMISSIONE” – La sua casa editrice, Flammarion, è stata evacuata. Per le autorità lo scrittore è una sorta di “bersaglio mobile”, tanto che non è chiaro se annullerà le interviste televisive già programmate per presentare il suo lavoro. «Sono sconvolto», avrebbe confidato Houellebecq agli amici. Tutto mentre il suo libro è già al primo posto su Amazon.

Eppure, spiega il quotidiano diretto da Ezio Mauro, le critiche non sono mancate :

«Per molti osservatori non è casuale che l’attacco contro il giornale satirico sia avvenuto proprio il giorno della pubblicazione di Sottomissione. […] alcuni commentatori lo hanno accusato di diffondere la paura dell’islam e le tesi del Fronte Nazionale di Marine Le Pen. Per esempio Edwy Plenel, l’ex direttore di Le Monde e oggi direttore del sito d’informazione Mediapart, il quale ha pubblicamente dichiarato che «da molti anni Houellebecq dà voce all’islamofobia», si legge.

Proprio due giorni fa, intervistato da France 2, si era difeso di fronte alla domanda del giornalista che gli chiedeva se sentisse «una responsabilità particolare» per via della sua fama: «No, forse un saggio può cambiare la storia, non un romanzo». Tra le vittime del massacro di ieri, intanto, c’era anche il suo amico Bernard Maris, economista alla Banca di Francia ed editorialista a “Charlie Hebdo”.

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