I momenti memorabili del primo anno di Papa Francesco
13/03/2014 di Valentina Spotti
«Pregate per me». Con un tweet Papa Francesco festeggia il suo primo anno di pontificato. La sera del 13 marzo 2013 il cardinale argentino Jorge Mario Bergoglio, appena eletto in Conclave, si affacciava dal grande balcone della Basilica di San Pietro, davanti a una piazza gremita e a milioni di telespettatori che seguivano l’annuncio del nuovo Papa. «Un Papa venuto dalla fine del mondo»: così si era presentato nel suo primo discorso da pontefice.
IL PAPA GESUITA VENUTO DALLA FINE DEL MONDO – Ma quella curiosa definizione di sé, arrivata dopo un semplice «Buonasera», era solo il primo dei tanti momenti memorabili a cui Papa Francesco ha abituato il mondo negli ultimi dodici mesi, a partire dalla scelta del nome: Francesco, come il Santo di Assisi, a riprova della volontà di ricondurre la Chiesa a un’esistenza più umile e vicina ai fedeli. E, fin dalle prime battute, Bergoglio si dimostra volitivo e deciso: si muove senza scorta, andando a celebrare la messa in una piccola parrocchia romana, rifiuta le scarpe rosse tipiche della tradizione e l’appartamento che fu di Ratzinger, e insiste per saldare il conto dell’albergo presso il quale aveva soggiornato durante i giorni del Conclave.
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LA LAVANDA DEI PIEDI AI DETENUTI – Un papa, si scoprirà nei giorni successivi alla sua elezione, che a Buenos Aires andava allo stadio e che, da cardinale, si spostava con i mezzi pubblici, e ora riempe il Vaticano per lanciarsi in bagni di folla, e che non dimentica di scambiare il proprio zucchetto bianco con il cappellino di un bambino. Dopo lo storico incontro con il «Papa Emerito» Joseph Ratzinger, uno dei gesti che hanno destato più scalpore del pontificato di Papa Francesco è la lavanda dei piedi ai giovani detenuti del carcere minorile di Casal del Marmo, cui si reca a fare visita appena un paio di settimane dopo la sua elezione.
«CHI SONO IO PER GIUDICARE UN GAY CHE CERCA DIO?» – Ma è in estate che Francesco colonizza le prime pagine dei giornali di tutto il mondo: in occasione della XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù Papa Francesco vola a Rio de Janeiro per incontrare i giovani, si imbarca su un aereo portando da solo la sua valigia – una borsa nera che cattura l’attenzione dei media – e, durante i bagni di folla che caratterizzano il suo viaggio in Brasile, si ferma nella casa di una favela per bere un caffè con la famiglia che la abita. Durante il viaggio di ritorno, parlando con i giornalisti, Francesco pronuncia una frase che mai era stata pronunciata da un pontefice a proposito del tema dell’omosessualità: «Chi sono io per giudicare un gay che cerca Dio?» Un’affermazione che susciterà reazioni in tutto il mondo, mentre molti già parlano di una «rivoluzione della Chiesa» messa in moto proprio dal Papa argentino che, pochi mesi più tardi, parlerà anche di «non condannare gli amori falliti» a proposito dell’accostarsi al sacramento dell’Eucarestia anche da parte di divorziati e separati.
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PAPA FRANCESCO E I FEDELI – E nella sua strategia comunicativa, Papa Francesco non dimentica i suoi follower su Twitter ma nemmeno il telefono: fecero scalpore, qualche mese fa, le numerose telefonate che il Pontefice fece alle persone che si erano rivolti a lui per un conforto spirituale, mentre proseguono senza sosta anche gli incontri con i fedeli in piazza San Pietro. Memorabili gli abbracci ai malati, che il bacia e benedice e che, almeno in un caso che fece scalpore, avrebbe addirittura liberato dal maligno con un esorcismo.
UN ANNO DI PONTIFICATO – Alla vigilia del suo primo anniversario da Papa, Francesco torna a far parlare di sé in tema di unioni omosessuali per voce del cardinale di New York Timothy Dolan, che ha spiegato come il Santo Padre voglia capire i motivi che hanno portato all’approvazione delle unioni gay in alcuni stati, pur non esprimendo alcun tipo di approvazione a riguardo. Oggi, a un anno esatto dalla sua elezione, Papa Francesco celebra senza sfarzi e, impegnato negli esercizi spirituali per la Quaresima, riceve i messaggi di auguri che sono arrivati da ogni parte del mondo. Lui risponde simbolicamente con un tweet: «Pregate per me».
(Photocredit: Getty Images e LaPresse)