Ignazio Marino, Walter Tocci o Matteo Orfini come vicesindaco?

Ignazio Marino, Walter Tocci o Matteo Orfini come vicesindaco? L’ipotesi è sul tavolo, anche se molto remota: dietro tutte le smentite di rito, sia dal Campidoglio che dai diretti interessati, secondo la stampa romana, si nasconde una “trattativa complicata”. Il termine è fissato: alla fine di luglio, quando il ministro dell’Interno Angelino Alfano trarrà le conclusioni riguardo la relazione prefettizia su Mafia Capitale che gli è stata consegnata, dovrà partire la famosa “fase Due” per Roma.

IGNAZIO MARINO, WALTER TOCCI O MATTEO ORFINI COME VICESINDACO?

Un cambio di passo in giunta, con il sindaco Ignazio Marino che chiederà alla sua squadra di “triplicare gli sforzi”; chi non se la sente, avrà il tappeto rosso srotolato per andarsene. Fra gli uscenti, molti indicano il vicesindaco di Sel, Luigi Nieri, che con Ignazio Marino ha un eccellente rapporto, nonostante qualche ombra in passato, e non sarebbe molto propenso a rimuoverlo dalla giunta; non, certamente, senza una contropartita di estremo pregio. Scrive così il Messaggero nella Cronaca di Roma.

Non una rivoluzione – che Ignazio Marino non vuole, anche perché significherebbe un’implicita sconfessione del lavoro fatto fino a oggi – ma due o tre innesti in squadra «che però forniscano un effettivo valore aggiunto – ragionano a Palazzo Senatorio – e non diano l’immagine di una mera operazione tra correnti del Pd». La vera partita si gioca sul vice sindaco: il chirurgo dem non vorrebbe mollare Luigi Nieri per il rapporto personale di grande fiducia che si è instaurato tra i due, anche se nella relazione degli ispettori su Mafia Capitale emergono i suoi contatti con il ras delle coop Buzzi. Marino sarebbe disposto a mettere in discussione il suo vice solo in presenza di una proposta «di grande spessore» da parte dei democrat, che dia il senso della svolta.

Dallo staff di Ignazio Marino lasciano trapelare: “A noi piacerebbe fosse Matteo”

Un identikit che potrebbe corrispondere a quello di Matteo Orfini, che da commissario romano del Pd sta lavorando da mesi per traghettare il partito fuori dalle secche di Mafia Capitale ed è molto apprezzato in Campidoglio. Ma anche di Walter Tocci, già vice sindaco di Francesco Rutelli, che nell’amministrazione riscuoterebbe ampi consensi. Queste ipotesi sarebbero entrambe gradite a Palazzo Chigi (anche se Tocci in Senato è tra i principali oppositori interni del premier) ma meno ai diretti interessati, poco propensi a lasciare le rispettive attività per tuffarsi a tempo pieno nella macchina comunale.

LEGGI ANCHE: Ignazio Marino pronto alla nuova giunta? 

Per Repubblica Roma, sia Tocci che Orfini hanno già declinato l’offerta: “Sono stato a lungo in Campidoglio, ho un bellissimo ricordo, preferisco che rimanga tale”, avrebbe detto Tocci; “faccio già il presidente del Partito e il commissario del Pd Roma, sarei in conflitto di interesse”, ha ripetuto Orfini. Di sicuro c’è da sostituire Guido Improta, assessore ai Trasporti, dimissionario.

Le attenzioni restano puntate anche sui tecnici. Soprattutto per l’assessorato alla mobilità: l’unica poltrona per il quale sarà obbligatorio trovare un sostituto, viste le dimissioni formali già presentate da tempo da Guido Improta. Su questo fronte spunta il nome di Antonio Mallamo, attuale amministratore unico di Astral, l’agenzia della Regione che si occupa di strade. Mallamo, ingegnere dei Trasporti, è un tecnico di area Pd molto stimato da [Michele] Meta e con un curriculum specifico di assoluto rilievo.

 

 

Share this article