Il catfight tra Daniela Santanchè e Ilaria D’Amico sulle telecamere nelle mutande

La prima la accusa di «vivere sulla sua nuvoletta», l’altra risponde di credere «nei principi sanciti da questa Costituzione. E lei no». Ieri sera a Tango è andato in onda un vivace siparietto tra Ilaria D’Amico e l’onorevole forzista Daniela Santanchè. Un siparietto che riesce a mettere all’angolo perfino Giuseppe Cruciani, che ridacchia sotto i baffi prima di commentare con uno sconsolato «non ce la faccio».

 

Santanchè d'amico tango (6)

 

«VEDO CHE LEI VIVE SUL PERO…» – Il poco pacato scambio di battute tra la D’Amico e la Santanchè ha origine proprio da una domanda di Cruciani: perché Silvio Berlusconi non ha firmato i referendum proposti dalla Lega Nord su prostituzione, reato di clandestinità, legge Mancino e via dicendo? La «Pitonessa» ha la risposta pronta: «Come si sa Berlusconi ha perso i diritti civili, non può votare e nemmeno firmare petizioni o proposte referendarie». E aggiunge: «Questa è la schifezza in cui il nostro paese democratico oggi vive». Sulla «schifezza» scatta come una molla Ilaria D’Amico: «Onorevole Santanchè, da che mondo è mondo i condannati perdono i diritti civili…». Da qui in poi lo studio di Sky si trasforma in una specie di ring: «Vedo che lei vive sul pero, che continua a vivere sul pero – replica la Santanchè – Io invece vivo con piedi e tacchi ben piantati in terra». Al che la D’Amico fa notare che Forza Italia non ha mai condotto nessuna “battaglia” per ridare i diritti civili ai condannati, a prescindere dalla condanna di Silvio Berlusconi.

 

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LA «TELECAMERA NELLE MUTANDE» – I toni cominciano a farsi affilati: «Se lei non si ricorda cosa è successo in questi anni è un problema suo», risponde la Santanchè con una risatina al vetriolo. La discussione si sposta sui massimi sistemi: «Se lei non vuole consegnare a suo figlio un paese libero è un problema suo» – accusa l’onorevole, che però riporta subito la faccenda su questioni più terrene: «Il giorno in cui metteranno a lei una telecamera addosso – dice rivolta a Ilaria D’Amico –  stia pur certa che il giudice scoverebbe qualche reato. Soprattutto poi se le mettono la telecamera nelle mutande…». Il riferimento è forse all’affaire Buffon?

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«PREFERISCO ESSERE SPIATA» – Nulla possono i tentativi di Cruciani di riportare il dibattito sui referendum non firmati senza infilarsi per l’ennesima volta in una digressione sui processi di Silvio Berlusconi: Ilaria D’Amico incassa la battuta sulla telecamera nelle mutande e risponde: «Tra essere spiata e rinunciare alla giustizia, preferisco essere spiata». «Beh, insomma» – è il commento di Cruciani che poi tenta il tutto per tutto: «Possiamo uscire da questa cosa?»

(Photocredit: Tango SkyTg24)

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