Il futuro è dei ciclomotori elettrici

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I mezzi a due ruote azionati a corrente elettrica circolanti oggi nel mondo sono 12 milioni e la prospettiva è quella di raggiungere quota 18 milioni entro il 2020, segno che il mercato è vitale e pronto ad offrire soluzioni per tutte le tasche grazie anche alla possibilità di tagliare sui costi di manutenzione e carburante

I ciclomotori elettrici rappresentano il futuro della mobilità sostenibile? Sembrerebbe di si, visti i numeri coinvolti, le vendite ed il giro d’affari di un settore che aspira a rivoluzionare dalle fondamenta il mondo del trasporto privato nella speranza che in futuro anche le automobili elettriche possano godere del favore del pubblico.



12 MILIONI DI CICLOMOTORI ELETTRICI – Come riporta Motoblog, nel mondo sono 12 milioni i veicoli elettrici a due ruote circolanti. La maggior parte di questi è stato venduto in Estremo Oriente. E secondo una stima di Navigant Research, entro il 2020 questi mezzi dovrebbero raggiungere quota 18 milioni. Il successo asiatico è dato dal fatto che in quell’area del pianeta i clienti si accontentano di veicoli economici, semplici e privi di grosse pretese dal punto di vista delle prestazioni. In Europa ed in Nord America, invece, un pubblico più esigente apprezza i modelli più potenti, il cui costo è comunque più elevato.



UN MERCATO DI 2,9 MILIARDI DI EURO – E probabilmente sarà l’Asia a guidare la prossima rivoluzione elettrica dei veicoli a due ruote. Come spiega la Gazzetta dello Sport, entro il 2024 l’industria dei mezzi di trasporto a propulsione elettrica raggiungerà un valore di 213 miliardi di euro. Il dato, previsto dalla società statunitense Market Research Roberts, riprende uno studio della IDTechEx, società specializzata in veicoli elettrici leggeri, in inglese racchiusi nella sigla Lev, secondo cui la vendita di biciclette, scooter, moto e quadricicli leggeri alimentati a corrente elettrica arriverà a 130 milioni di unità l’anno prima del 2025. Un dato forse un pelo ottimistico, visto che nel 2014 il mercato di questi mezzi raggiungerà un valore di 2,9 miliardi di euro, comunque in crescita rispetto ai 2,3 miliardi del 2013.

(ecoo.it)

UN’AUTONOMIA DA 300 CHILOMETRI – Ed i mezzi negli ultimi anni hanno raggiunto connotati sempre più interessanti. Non ci occupiamo in questo caso di biciclette o di mezzi il cui peso non supera i 400 chilogrammi. No. Parliamo di motorini e moto elettriche, mezzi del tutto uguali ai loro cugini a benzina ma che non necessitano né di carburante né di olio lubrificante. Motociclismo riporta quelli che sono i pregi di tali mezzi, riferendoci di come la tecnologia negli ultimi anni abbia fatto passi da gigante, almeno nell’ambito delle due ruote. Oggi sul mercato sono presenti mezzi dotati di un’autonomia di quasi 300 chilometri o in grado di raggiungere una velocità auto-limitata di 240 chilometri orari.



LA VELOCITÀ LIMITATA – Ad esempio le motociclette californiane Zero vanno da 0 a 100 chilometri in massimo cinque secondi e con il miglior pacchetto batteria possono percorrere da 140 a 280 chilometri, a seconda del loro utilizzo effettivo. E contrariamente a quanto si possa pensare, i motori elettrici consumano poco in città e tanto in autostrada. Sono raffreddati ad aria, non hanno cambio e le loro batterie sono garantite per 160.000 chilometri. La Tacita, casa italiana, ha proposto invece delle moto da enduro con un’autonomia di 100 chilometri e la presenza del cambio. Un’altra moto italiana, la Ego, è invece una moto sportiva veloce ed interessante. Con 136 cavalli ed una coppia di 20 kgm, raggiunge i 240 chilometri orari di velocità massima.

Lo scooter Smart (mobilitàpalermo.it)

I MODELLI SUL MERCATO – Ma per coloro che non vorrebbero investire in una motocicletta elettrica, è possibile investire in un motorino elettrico in grado di dare enormi soddisfazioni a prezzi contenuti. La nuova ecologia ci propone un confronto tra dieci modelli di scooter elettrico ed ibrido. Il monociclo Ryno, in arrivo negli Usa al prezzo di 4.000 euro, raggiunge i 16 chilometri orari ed ha un’autonomia di 15 chilometri. Il monopattino L-trott, progettato in Francia, è pieghevole ed ha il motore nascosto nella ruota anteriore. Raggiunge una velocità di 23 chilometri orari con un’autonomia di 20 chilometri e la possibilità di aumentare il recupero con il sistema di frenata mentre la ricarica con presa a muro richiede meno di tre ore. Il tutto a 779 euro. 

PER DUE PERSONE – Kubo, lo scooter pick-up realizzato dalla Lit Motors, è uno scooter omologato per due persone dotato di ganci, rotaie ed imbracature per oggi. Il mezzo è in grado di caricare fino a 136 chilogrammi di peso, compresi i passeggeri, per una velocità di 70 chilometri orari ed un’autonomia di 80 chilometri. Icaro, della Motorini Zanini, è equipaggiato con un motore brushless integrato nella ruota posteriore dalla potenza nominale di 1.000 Watt per una velocità massima di 60 chilometri orari anche se viene limitata a 45 chilometri. Le batterie sono scarrabili al gel di piombo oppure agli ioni di litio, con un ciclo di vita di 700 ricariche.

I PRIMI MODELLI – Questi mezzi dimostrano come sia cambiato il mercato degli scooter elettrici dopo la comparsa dei primi mezzi che, in effetti, erano tutto fuorché pratici. Nel 1998, come ricorda Jumpjack nel suo blog, in Italia circolavano quattro modelli di scooter elettrici, ovvero l’Italvel Day, l’Atala Lepton, il Peugeot Scoot’elec ed il Piaggio Zip. Da allora solo uno di questi mezzi è sopravvissuto fino ai giorni nostri, ovvero il Lepton. Ma la casa produttrice, la Atala/Oxygen, è fallita nel 2012. La Piaggio ha rinunciato a costruire mezzi elettrici mentre sulle ceneri del Day sono nati l’Emax, il Vectrix Vx-2 ed il Govecs, mentre lo Scoot’elec, dotato di batterie al nichel-cadmio, si è successivamente evoluto nell’E-Vivacity con batterie al litio.

Lo scooter Smart (automobili10.it)

I PREZZI – Altri tempi, altri mezzi. Come dimostrano i motorini qui presentati, oggi il mercato dell’elettrico garantisce soluzioni a dir poco intriganti con prestazioni del tutto simili a quelle di un motorino a benzina. Prendiamo ad esempio il Vectrix Vx-2. Questo mezzo ha una potenza di 5,4 cavalli e raggiunge una velocità di 45 chilometri orari in sette secondi per un’autonomia di 80 chilometri, al prezzo di 3.890 euro mentre, come spiega Tuttogreen, la versione VX-1 con un’autonomia di 120 chilometri, batteria al litio ed una velocità di 100 chilometri orari, costa 7.700 euro. Volendo si può puntare a qualcosa di più economico, ed in questo caso entrano in gioco le grandi società produttrici di mezzi a due ruote.

LE GRANDI CASE – Parliamo di Yamaha che a 2.490 euro offre Eco3, uno scooter dal peso di 56 chili facile da guidare con un motore elettrico versatile che aiuta nella circolazione anche negli ingorghi. Il mezzo è poi dotato di una batteria a ioni di litio ad alta densità di energia mentre per la ricarica bastano le semplici prese di corrente casalinghe. Previsto per l’anno prossimo, invece l’arrivo dello scooter targato Ktm E-Speed. Dal peso di 140 chili, avrà un’autonomia di 50 chilometri ed una velocità massima di 80. Ed a proposito di futuro, entro quest’anno dovrebbe fare il suo debutto sul mercato E-Scooter, il mezzo nato dalla collaborazione tra Smart e Vectrix. Le batterie agli ioni di litio garantiranno un’autonomia di 100 chilometri con un ciclo di ricarica di cinque ore. La velocità massima sarà di 45 chilometri orari, con il mezzo che sarà equipaggiato con airbag, Abs ed un dispositivo che avverte il guidatore della presenza di veicoli non visibili dagli specchietti. E le batterie saranno caricate da pannelli solari piazzati sullo scudo oltre ad un sistema di recupero frenata.

(Lapresse)

QUANTO SI RISPARMIA – I prezzi dei mezzi elettrici a prima vista sembra un po’ elevato rispetto a quelli a benzina. Ma è opportuno spiegare che la differenza di prezzo viene recuperata grazie alla quasi assenza di costi di gestione. Un mezzo elettrico non inquina, non consuma benzina, non consuma olio e fa i conti solo con l’usura delle parti meccaniche e della batteria. Come spiega Enel Green Power, poi, per i primi cinque anni dall’acquisto si è esenti dal pagamento del bollo, mentre dal sesto anno si paga 14,62 euro l’anno. Inoltre per questi mezzi non si deve fare la revisione, non bisogna fare il tagliando e non serve il bollino blu. Sono tutte spese amministrative che svaniscono nel nulla e che, dopo qualche anno, si fanno sentire. Parliamo di un risparmio di 1.500 euro l’anno al quale va sommato anche lo sconto praticato dalle assicurazioni.

GLI SCONTI SULLE ASSICURAZIONI – Assicurazioniescooter spiega che le assicurazioni per i veicoli elettrici a due ruote sono uguali a quelle degli scooter normali. Ciò significa che il premio dipenderà dalla compagnia assicuratrice, dal sesso del proprietario, dalla sua età, dalla città di residenza e dalle caratteristiche del mezzo. L’agevolazione sta nel fatto che le compagnie che aderiscono alla promozione offrono uno sconto sul premio del 50 per cento per i veicoli elettrici. In sostanza non cambia niente, se non per riduzione finale. Inoltre, a seconda della regione in cui residiate, potreste godere d’incentivi ed agevolazioni ulteriori. Il problema sta nel fatto che questi sconti non sono più dettati dalla legge quindi bisognerà cercare tra le offerte delle varie compagnie.

(cim.fema.it)

 

VERSO IL DOMANI – Per Assicurazioniescooter le compagnie che offrono al momento uno sconto del 50 pee cento sul premio sono Generali. Genialloyd, Axa, Sai e Lloyd Adriatico. E qui tocca al consumatore responsabile che dovrà analizzare ogni offerta per capire se questa può essere utile. Certo, se si trovasse una polizza con un forte sconto, contando sull’assenza di costi vivi e la possibilità di potersi muovere senza inquinare, si capisce per quale motivo l’industria dei ciclomotori elettrici a differenza di quella delle automobili sia destinata a decollare. Probabilmente molto è dovuto alla possibilità di ammortizzare le spese in un tempo ragionevolmente più breve di quello che si potrebbe fare con una quattro ruote elettrica. Ma la strada è segnata ed in futuro, così com’è avvenuto per le moto, anche le auto potranno partire alla conquista della mobilità privata.