Il paese più bombardato del mondo non è mai stato in guerra

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Il titolo spettala senza dubbio al Laos, bombardato per 8 anni dagli americani, di nascosto

Dal 1965 al 1973 gli americani compirono più di mezzo milione di bombardamenti sul Laos, per di più all’insaputa del Congresso e degli americani, e senza mai dichiarare guerra a Ventiane.



IL VASO DI COCCIO TRA QUELLI DI FERRO – Il Laos è una repubblica socialista dominata da un partito unico nel quale i generali hanno grande peso, il generale Choummaly Sayasone è presidente e segretario del partito unico, ed è fortemente influenzato dal vicino governo del Vietnam, che contribuì insieme agli americani a plasmare il paese com’è oggi sostenendo i vincitori. Il piccolo paese senza sbocchi sul mare finì infatti trascinato nella tragedia indocinese senza poterci far molto e finì inevitabilmente per dividersi tra quanti si appoggiavano alle tradizionali forze coloniali occidentali e quanti invece si schierarono dalla parte del Vietnam filosovietico, che sul finire degli anni ’70 impose al Laos persino l’alt ai rapporti commerciali con la Cina.



GLI ERRORI DELLA FRANCIA – Il Laos emerse dalla Seconda Guerra mondiale proclamando la sua indipendenza il 12 ottobre del 1945 dopo la fine dell’occupazione giapponese, ma durò poco perché la Francia di De Gaulle si ripresentò in Indocina reclamando il controllo dei paesi colonizzati in precedenza, Nel 1950 la Francia concede al Laos lo status di paese associato nell’unione francese che riuniva le altre colonie, garantendogli fino al 1953 una semi-autonomia che diventerà indipendenza solo dopo la cacciata dei francesi dall’Indocina e la sigla degli accordi di Ginevra con i quali la Francia rinunciò alle sue pretese su quei paesi e ne riconobbe l’indipendenza.



 

LA COLONIA AMERICANA – Usciti i francesi, il loro posto fu preso dagli americani, che si schierarono a difesa delle monarchie e della parte cristianizzata della popolazione, ma soprattutto schierati in funzione anticomunista perché le idee comuniste avevano raggiunto la penisola e andavano contenute. Per contenerle gli americani combatterono in Vietnam, per provare a vincere in Vietnam gli americani bombardarono a tappeto vaste zone della Cambogia e del Laos, usate dai vietnamiti del Nord per infiltrare il Sud e portarvi la guerra. Il Vietnam è infatti una sottile striscia di terra che copre da Nord a Sud il lato orientale dell’Indocina e per i vietnamiti era impossibile sfondare il breve e presidiatissimo confine con la zona presidiata dagli americani. Ecco allora il ricorso al Sentiero di Ho Ci Minh, che aggirava il problema e permetteva ai Nord-vietnamiti di accedere a un punto qualsiasi dei lunghissimo confini che il Sud condivideva con Laos e Cambogia.

LA GUERRA CON IL VIETNAM – Gli americani  a quel punto si trovarono con due grossi problemi che impedivano il dispiegamento della loro superiorità militare, il primo era che il Congresso aveva autorizzato l’intervento in Vietnam e non avrebbe mai autorizzato l’estensione della guerra ad altri due paesi, il secondo era rappresentato dal fatto che la strada impiegata dai vietnamiti era invisibile dall’alto perché passava per boschi e foreste. Il primo fu risolto semplicemente facendo tutto in segreto, il primo ad autorizzare i bombardamenti sulla Cambogia e Laos fu il presidente Johnson nel 1965, il Congresso ne avrà vaghe notizie solo 4 anni dall’inizio della campagna. Per il Laos il segreto resse ancora meglio, tanto che si è capito esattamente l’estensione dell’intervento americano solo nel 2000, quando i documenti declassificati dall’amministrazione Clinton hanno offerto numeri certi e di provenienza incontestabile.

I BOMBARDAMENTI A TAPPETO – Per risolvere il secondo problema gli americani risolsero bombardando a tappeto vaste aree rurali del paese, circa un terzo del suo territorio, con un’intensità mai registrata prima né dopo. In 600.000 bombardamenti gli americani sganciarono sul Laos una quantità record di esplosivi, ma ottenendo pochi risultati. Nel 1968 i comunisti del Pathet Lao sostenuti dai vietnamiti sconfiggeranno l’esercito reale del Laos e imporranno il loro governo, un’evoluzione che porterà a un’ulteriore impennata dei bombardamenti, senza alcun risultato.

NUMERI DA RECORD – Tra la fine del 1964 e il 1973 anni sul Laos cadde un carico di bombe corrispondente a quello di un B-52 ogni otto (8) minuti, anche di più negli ultimi cinque anni. Il fatto che ad essere bombardate fossero le zone rurali ridusse il numero delle vittime, ma l’intensità dei bombardamenti ha provocato un eccezionale inquinamento dei luoghi e lasciato milioni di ordigni inesplosi, su tutti le cluster bomb che gli americani usarono in abbondanza lanciando sul paese oltre 270 milioni di cluster, le sub-munizioni sparse dalle bombe che in questo caso sono contenitori inerti di molte bombe più piccole che rilasciano prima di toccare il suolo per spazzare un’area più vasta. Ci sono così tante bombe in Laos che i contenitori delle cluster bomb si possono trovare riutilizzati dalla popolazone come arredo urbano o domestico, La bonifica procede oggi alla velocità di 40 chilometri all’anno e nelle zone più remote del paese probabilmente non arriverà mai, ma quegli ordigni sono ancora pericolosi, quarant’anni dopo colpiscono ancora trecento persone all’anno, il 60% delle quali muore. Secondo stime americane recenti ci sono ancora 75 milioni di bombe americane inesplose, una maledizione per un paese che ha ancora un’economia eminentemente agricola, e da qualche anno Washington ha cominciato a contribuire economicamente alle bonifiche, anche se con appena 3 milioni di dollari all’anno, per bombardare il Laos gli americani hanno speso l’equivalente di 17 milioni di oggi, ogni giorno, per otto anni.

UNA GUERRA SEGRETA – Quelli che si possono osservare nel video creato dal fotografo Jerry Redfern, autore con Karen Coates del libro Eternal Harvest: The Legacy of American Bombs in Laos (Il raccolto eterno: l’eredità delle bombe americane in Laos) sono tutti i bombardamenti americani sul paese uno dopo l’altro, fino a recapitare una tonnellata di esplosivo pro-capite (record) e a raggiungere i due milioni e mezzo di tonnellate. Più di quanto sganciato su Germania e Giappone insieme nella Seconda Guerra Mondiale, record anche per la quantità d’esplosivo impiegata in assoluto. Ogni punto che s’accende sulla mappa rappresenta una missione, che può essere stata portata a temine da un aereo come da uno o più squadroni impegnati nei bombardamenti a tappeto. Il tutto per cercare di beccare i Nord-vietnamiti che si muovevano tra campi e foreste dei paesi vicini e senza dichiarare guerra al Laos e senza dir niente a nessuno negli Stati Uniti. Un silenzio che è stato rotto solo molto tempo dopo la fine della guerra in Vietnam e il disimpegno dall’Indocina.