Il primo giorno di scuola del governo Renzi

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Dopo il giuramento al Quirinale, i ministri del nuovo esecutivo sono pronti per iniziare a lavorare. Renzi incontra Letta per la cerimonia della campanella: sedici secondi e una stretta di mano glaciale che non sfuggono agli avversari politici. Mentre CIvati lancia un sondaggio sul suo blog: fiducia sì o no?

Con il solenne giuramento nel Salone delle Feste del Quirinale, è ufficialmente nato il governo di Matteo Renzi. La nuova squadra di ministri scalpita per poter cominciare a lavorare, come già annunciato da Maria Elena Boschi, neo ministro delle Riforme e dei Rapporti con il Parlamento, che assicura: «Siamo già al lavoro con il ministro Franceschini per il passaggio delle consegne, da lunedì andrà avanti il lavoro nelle commissioni e in Aula. Abbiamo tante sfide, che possono dare una speranza nuova agli italiani nel giro delle prossime settimane».



Matteo Renzi giura davanti al presidente Napolitano

«GRAN SQUADRA». PAROLA DI MINISTRO – Anche il neo-ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, risponde con ottimismo ai cronisti: «È una gran squadra, ora bisogna far scattare la molla». Roberta Pinotti, ministro della Difesa, si fa subito operativa e, dopo il giuramento, si è recata a Palazzo Baracchini per l’insediamento nel suo nuovo ministero, dove ha incontrato il ministro uscente, Mario Mauro, e salutato lo staff degli uffici che collaborano direttamente con il dicastero. Roberta Pinotti, prima donna a ricoprire questa carica in Italia, condivide il ruolo di ministro della Difesa con le sue omologhe europee di Germania, Norvegia, Svezia e Paesi Bassi.

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PIPPO CIVATI E IL SONDAGGIO SULLA FIDUCIA A RENZI – Per il governo Renzi sfide e polemiche in egual misura: polemiche come quella sollevata da Pippo Civati che, sul suo blog, lancia una consultazione on-line tra i militanti Pd: votare o meno la fiducia al governo Renzi? Scrive Civati:

Siccome il vero problema di questa situazione, che precede qualsiasi giudizio su Renzi, sul suo governo e soprattutto sulla sua maggioranza, è il fatto che si sia proceduto per l’ennesima volta assemblando gruppi che tutti avevano votato per fare altro, vi chiediamo ancora di partecipare. Oggi online e domani a Bologna. Perché di solito sono gli elettori a scegliere.



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Il questionario, strutturato come un vero e proprio sondaggio, chiede ai partecipanti di indicare anche età, professione, titolo di studio e chi abbiano votato alle ultime primarie del Partito Democratico. Il sondaggio si apre con il quesito sulla fiducia al governo, e le opzioni di risposta sono quattro:  va votata; va votata per far nascere il Governo, ma va condizionata a una verifica in tempi brevi; non va votata; meglio astenersi o non partecipare al voto. Ai partecipanti viene anche chiesto di motivare la scelta a favore o contro il governo di Renzi.

 

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CERIMONIA DELLA CAMPANELLA: IL GELO TRA RENZI E LETTA – E le polemiche, che sconfinano quasi nel gossip, riguardano anche l’incontro di rito tra Matteo Renzi e il precedente inquilino di Palazzo Chigi, Enrico Letta, nella tradizionale «cerimonia della campanella» viene usata dal premier durante i Consigli dei ministri e che segna un simbolico passaggio di consegne del governo. A nessuno è sfuggito il gelo tra i due, che non si scambiano nemmeno uno sguardo e sbrigano la pratica in sedici secondi netti, concludendo il tutto con un’algida stretta di mano.

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«LA CAMPANELLA SUONERÀ PRESTO ANCHE PER RENZI» – E, dal MoVimento 5 Stelle, l’onorevole Riccardo Fraccaro ha commentato la scenetta : «Il nuovo e l’ex premier non si sono neppure guardati in faccia, i loro sguardi rivolti altrove sono la fotografia delle menzogne di Renzi a Letta. Tra due leader dello stesso partito che fino a pochi giorni fa si scambiavano atti di stima e promesse di collaborazione ora è una guerra fredda, combattuta a suon di tradimenti, inganni, sabotaggi, trappole e falsità. E Fraccaro profetizza: «La stessa scena si ripeterà presto, quando Renzi se ne andrà freddamente e non avrà il coraggio di guardare in faccia i cittadini dopo avergli mentito sui miracoli che avrebbe computo. Ecco a chi Napolitano affida la guida del paese: ad un patetico doppiogiochista disposto a tutto per la poltrona. E gli italiani lo sanno. La campanella suonerà presto anche per Renzi».

MATTEO SALVINI: «UNA SQUADRA DA AMICI DI MARIA DE FILIPPI» – Dalla Lega, si leva la voce di Matteo Salvini, che definisce il governo di Renzi come «una squadra di Amici di Maria De Filippi»: «Li hanno scelti belli giovani e simpatici, mancano solo il giocoliere e il mangiafuoco», dicendo anche di rimpiangere il governo di Monti, ora che «Siamo in un regime con un’informazione che ha studiato a casa di Goebbels» dove, il governo «ce lo presentano come nuovo e che sia una bella notizia che un ministro è incinta di otto mesi – dice Salvini, in un chiaro riferimento a Marianna Madia – ‘Ma, con tutto il rispetto, io un ministro lo giudico da quello che fa, non dal colore di capelli e dal fatto che sia giovane».

LE RESPONSABILITÀ DEL GOVERNO RENZI – Al neonato governo Renzi giunge anche il pensiero di Romano Prodi che, a margine di un convegno a Firenze, dice «Tutti ci auguriamo un successo, perché abbiamo tanti problemi e almeno qualcuno deve essere risolto con urgenza». Un governo che sente già tutto il peso della responsabilità sulle proprie spalle, come ha sintetizzato Gianluca Galletti, neo ministro dell’Ambiente: «La gioia non manca per la nomina ma la responsabilità è ancora di più, tutti ci rendiamo conto e soprattutto Renzi, che questa volta si gioca una chance importante per il Paese; non voglio dire l’ultima ma ci andiamo vicino».

(Photocredit: LaPresse)