Sterling ancora razzista. Stavolta attacca Magic Johnson malato di Aids
14/05/2014 di Andrea Mollica

Il miliardario Donald Sterling, proprietario dei Los Angeles Clippers ora impegnati nei play-off della Nba contro gli Oklahoma City Thunder, ha insultato Magic Johnson mentre si voleva difendere dalle accuse di razzismo. Il campionissimo dei Lakers gli ha risposto rimarcando come Sterling viva ancora nell’età di pietra.
DONALD STERLING CONTRO MAGIC JOHNSON – La saga di Donald Sterling, il miliardario proprietario dei LA Clippers, conosce nuovi episodi. Mentre la sua squadra sta sfidando gli Oklahoma City Thunder per raggiungere la finale della West Conference, il patron dei Clippers ha parlato con la CNN difendendosi dalle accuse di razzismo che gli sono costate una squalifica a vita da parte della Nba. Sterling aveva detto alla sua fidanzata di non volere neri al suo fianco mentre guardava le partite. Alle critiche per l’aperto razzismo Sterling ha risposto, tra le altre cose, criticando Magic Johnson come un modello sbagliato per gli afro-americani. Il patron dei Clippers ha rimarcato come la stella dei Lakers si sia preso l’Aids facendo sesso in ogni città dove andava, e che si dovrebbe vergognare per il suo comportamento. Magic gli ha risposto in un’intervista alla CNN dicendo che Sterling vive nell’età della pietra, rimarcando come non si sia ancora scusato per le sue parole razziste.
LA NBA CONTRO DONALD STERLING – Magic Johnson ha detto di esser arrabbiato per le parole di Sterling, ma di voler pregare per lui perché le cose migliorino anche per lui. La stella dei Lakers ha inoltre aggiunto di aver rifiutato un’intervista congiunta con cui il proprietario dei Clippers voleva mettere una pezza al nuovo disastro mediatico provocato dalle sue esternazioni, questa volta registrate durante un’intervista TV. La Nba sta tentando in ogni modo di liberarsi di Sterling; dopo la squalifica a vita la lega del basket professionistico statunitense vorrebbe costringere il patron dei Clippers a vendere la sua squadra. Sterling però rifiuta, anche per l’adempimento fiscale che vuole assolutamente evitare: in caso di cessione, dovrebbe pagare centinaia di milioni di tasse. Allo stesso modo, il patron dei Clippers ha fatto sapere che dedurrà la multa comminatagli dalla Nba così da ridurne l’importo effettivo. Una mossa legale, visto che l’Nba non è un’entità statale, e così, rispetto alla sanzione da 2,5 milioni di dollari decisa per le sue parole razziste, Sterling potrà rimborsarsi tramite la deduzione fiscale circa un milione.