Il segreto dei 500 euro
19/03/2014 di Andrea Mollica
I 500 euro sono una moneta misteriosa. Poche persone hanno davvero visto il taglio maggiore della moneta unica, tanto che in Spagna sono state soprannominante Bin Laden per prendere in giro l’impossibilità di tenerle tra le mani. Grazie ai 500 euro però la Bce è riuscita a mitigare la preferenza della liquidità dei risparmiatori quando è scoppiata la crisi finanziaria del 2008.
500 EURO SALVA BCE – I 500 euro rappresentano un continuo elemento di discussione all’interno degli istituti centrali della Bce, così come degli economisti. Una banconota di taglio così grosso presenta alcuni svantaggi, come la facilitazione per l’economia sommersa o criminale, ma è stata mantenuta all’interno dell’eurozona per il suo supporto durante la crisi finanziaria del 2008. Dopo lo scoppio della bolla immobiliare in tanti paesi continentali ed il crollo di Wall Street seguito al fallimento di Lehman Brothers molti risparmiatori iniziarono a ritirare i loro depositi dalle banche. La preferenza per la liquidità tipica della crisi fu mitigata proprio grazie ai 500 euro, come ha raccontato Antti Heinonen, un banchiere finlandese che ha curato l’emissione delle nuove banconote per la Banca centrale europea. La domanda per le banconote aumentò in modo sensibile dopo lo scoppio della crisi finanziaria, e Antti Heinonen rimarca che la Bce non avrebbe saputo controllarla se non avesse avuto a disposizione i 500 euro.
L’INGANNO SUI 500 EURO – Dopo il supporto fornito dalla banconota da 500 euro durante la crisi il dibattito sulla loro eliminazione, quantomeno all’interno della Bce, è stato praticamente concluso. L’Eurotower decise infatti di aumentare le sue scorte in questo taglio, al fine di fronteggiare una nuova crescita della domanda di banconota. Antti Heinonen, che fino al 2008 è stato il responsabile della divisione banconote della Banca centrale europea, ha rivelato come durante la crisi l’istituto abbia compiuto un piccolo inganno per placare le eventuali paure dei risparmiatori. Come rimarca il Wall Street Journal, che ne ha raccolto le confidenze, mentre i cittadini accumulavano contanti si era diffuso il timore che le banche centrali nazionali si trovassero senza alcune determinate banconote. Per questo i responsabili degli istituti si accordarono su una risposta comune che poneva una limitazione ad eventuali tagli. Una decisione opposta dall’allora presidente della Bce Trichet, che impose all’eurosistema di dire semplicemente la verità in caso di esaurimento delle banconote.
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500 EURO BIN LADEN – Come ricorda il quotidiano finanziario statunitense, la misteriosità dei 500 euro è stata tale da conquistarsi in Spagna il soprannome di Bin Laden. Uno scherzo diffusosi durante il boom immobiliare, e poi esauritosi con l’uccisione del leader di Al Qaeda nel 2011. Il soprannome voleva indicare come i 500 euro fossero tanto discussi quanto ricercati, ma impossibili da visualizzare, proprio come Bin Laden. Un altro aspetto controverso dei 500 euro, che viene rimarcato dai critici di questa banconota, è l’implicito supporto che forniscono a chi è attivo economicamente in modo illegale. Chi evade il fisco o fa affari al di fuori della legge come i trafficanti di droga avrebbe bisogno di 10 mila banconote da 100 dollari per avere un milione in contanti della valuta più diffusa del mondo. Con i 500 euro avrebbe bisogno di solo 1450 banconote per ottener lo stesso valore. Per questo motivo vari economisti ritengono preferibile la cancellazione della banconota da 500 euro, che è un taglio con un valore molto elevato per gli standard internazionali.
NASCITA DEI 500 EURO – Antti Heinonen ha ricordato che simili perplessità erano state discusse anche durante la fase che ha preceduto il lancio dell’euro. Il banchiere centrale era il responsabile del comitato che curava l’emissione delle nuove monete, e ricorda come all’intero dell’eurozona, inizialmente composta da 11 paesi, ce n’erano 6 dove esistevano tagli superiori ai 200 euro: Italia, Lussemburgo, Austria, Belgio e Paesi Bassi, oltre alla Germania che poteva contare sui 1000 marchi, la banconota di maggior valore, che valeva circa 510 euro dell’epoca. Heinonen ha rimarcato come i banchieri di questi paesi si sono offesi quando si era osservato il possibile aiuto alla criminalità fornita da banconote di valore così elevato. Essi avevano sottolineato come un simile taglio rassicurasse i cittadini che preferivano mantenere i propri risparmi in contante, invece che affidarli alle banche. Grazie a questa posizione i 500 euro furono approvati, e furono messi in circolazione dall’avvio dell’euro a inizio 2002.