Elaborato dal lavoro di due ricercatori, è stato studiato per scoprire alcuni meccanismi del linguaggio umoristico
Il doppio senso fa ridere sin dai tempi di Shakespeare, e noi italiani lo sappiamo bene, ma nessuno si sarebbe mai aspettato di sentirsene fare uno da un computer. Chloé Kiddon e Yuriy Brun, due scienziati informatici dell’Università di Washington,
PERCHE’ – Riuscire ad automatizzare questo processo significa identificare frasi che contengono eufemismi e seguono una particolare struttura. Servirà anche a comprendere vari meccanismi nella “comprensione del linguaggio”, dicono i ricercatori. Kiddon e Brun hanno cominciato analizzando due diversi insiemi di testi: uno conteneva 1,5 milione di frasi erotiche, e un altro 57 mila dalla letteratura standard. Hanno quindi valutato sostantivi, aggettivi e verbi con una scala di “sensualità” per determinare la potenzialità di ogni frase di contenere un doppio senso. Esempi di sostantivi con una funzione di alta sensualità è “carne”, mentre gli aggettivi sono “caldo” e “umido”.
RISULTATI – Il sistema è risultato essere funzionante nel 70% dei casi, ma la coppia dice che il risultato è ingannevolmente basso e anzi si può ipotizzare di raggiungere una precisione del 99,5%. I risultati saranno presentati al Meeting Annuale della Associazione di Linguistica Computazionale di giugno. In futuro si può pensare di analizzare in tal modo anche altri tipi di battute, dicono i ricercatori, scrivendo “La tecnica di mappatura metaforica può essere generalizzata per identificare altri tipi di doppi sensi e di altre forme di umorismo”.