Un Venerdì Santo fra frustate e cappucci

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Le immagini delle celebrazioni popolari per la Pasqua

Venerdì Santo: oggi per la Chiesa Cattolica è il secondo giorno del Triduo Pasquale, i tre giorni della Passione di Gesù che, nel racconto della liturgia, formano un solo giorno, dalla cena del Signore nel Getsemani fino alla Crocifissione, alla deposizione e alla resurrezione la notte di Sabato Santo. Ed oggi è il giorno delle feste popolari, delle Vie Crucis in tutto il mondo, delle rievocazioni della Passione di Gesù dalle Filippine all’Italia, dal Sud America all’India. Ecco una carrellata di queste celebrazioni folkloristiche che, in alcuni casi – come è noto – comprendono momenti di autolesionismo rituale.



I FLAGELLANTI – E’ il caso delle Filippine, dove a San Fernando si rievoca annualmente la processione dei flagellanti: sebbene la Chiesa Cattolica abbia da tempo sconsigliato le pratiche autolesionistiche, la tradizione popolare ha la meglio. E il sangue dalle schiene scorre a fiumi, mentre qualcun altro si lega ad una canna di bambù.




 

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La Chiesa del Monte Carmelo di Hyderabad in India, intanto, mette in scena la tradizionale rievocazione della Via Crucis, il cammino di Gesù dal carcere di Gerusalemme al Golgota.

 

IN ITALIA – Ma non bisogna prendere l’aereo per trovare manifestazioni di grande effetto in questo venerdì santo. L’Italia è piena di tradizioni simili, da Nord  a Sud: in un articolo uscito questa mattina il Sole 24 Ore fa il punto sulle processioni, manifestazioni e rappresentazioni inscenate da confraternite e diocesi in tutto il paese: dal Friuli a Novara, da Mantova, a Piacenza, Firenze  e Tuscania, vicino Viterbo, dove c’è la “Corsa di Cristo”, come a Sulmona: è Gesù, o sua madre – velata di nero, triste per il figlio morto – che corrono verso la resurrezione, a volte “incitati da colpi di fucile” (in Tuscia).

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C’è la tradizionale Passione di Sezze, vicino Latina, che verrà trasmessa come al solito in mondovisione, e c’è Sorrento dove la città festeggia addirittura con due processioni, la Bianca e la Nera.

Il corteo inizia il suo pellegrinaggio visitando i sepolcri, nella notte del Venerdì Santo. Gli incappucciati sono accompagnati dal coro del Miserere. Con l’uscita della Madonna (la cui statua va in processione) alla ricerca del figlio catturato e condannato a morte, il corteo rientra. Sono le prime luci del nuovo giorno. Al tramonto del Venerdì Santo, invece, c’è la processione “nera”, organizzata dall’arciconfraternita della Morte. Sempre in virtù della tradizione, si dice che rappresenti il ritrovamento da parte della Madonna del Cristo morto. I partecipanti indossano saio e cappucci neri, portando i martìri (ovvero i segni della Passione di Cristo) e conducendo in spalla uno splendido simulacro del Cristo Morto, in legno, realizzato secoli fa da uno scultore ignoto.

Come ogni venerdì Santo, l’appuntamento è al Colosseo per i fedeli della diocesi di Roma, dove il Papa Benedetto XVI guiderà la via Crucis nei fori Imperiali; quest’anno la celebrazione è animata dai testi di due esponenti dei Focolarini, fondatori del movimento “Famiglie Nuove”. Ecco le immagini della via Crucis dell’anno scorso.

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Ecco tutte le immagini dalle varie manifestazioni che vi abbiamo presentato.

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