La FIFA ha diffuso la lista ufficiale dei candidati alle elezioni per la presidenza del governo del calcio mondiale. Sono 7 i candidati alla successione al trono di Blatter.
I candidati alle elezioni del 26 febbraio prossimo per la carica di presidente della FIFA sono 7: il principe Ali bin al-Hussein, Musa Bility, Jerome Champagne, Gianni Infantino, Michel Platini, lo sceicco Salman bin Ebrahim al-Khalifa e Tokyo Sexwale. Da questa rosa di nomi uscirà il successore di Sepp Blatter, padre-padrone della federazione schiantato dai recenti scandali, che ora lo vedono imputato anche in Svizzera. Ogni candidato secondo le leggi elettorali della FIFA si è dovuto procurare il sostegno scritto di almeno 5 federazioni nazionali. È una notizia anche la conferma della mancata candidatura di Blatter, il sigillo definitivo al regno dello svizzero sulla FIFA, che durava dal 1998.
C’è Michel Platini, solo sfiorato dalle inchieste, ma da anni ai vertici della federazione, e ci sono altre due candidature interne, quella di Gianni Infantino, segretario generale dell’UEFA e candidato dell’organizzazione europea, e quella di Jerome Champagne, già dirigente dell’organizzazione. Due le candidature di due reali arabi, un principe giordano e uno sceicco degli Emirati. Per l’Africa c’è il presidente della Liberian Football Association Bility e l’ex ministro sudafricano Tokyo Sexwale.
Particolare la posizione di Platini, che risulta sospeso dall’associazione come conseguenza delle inchieste in corso, ma il comitato elettorale ha detto che può rimanere candidato e che potrà partecipare all’elezione, ma solo se la sospensione cesserà prima della data del voto. La posizione di Platini si è aggravata con la scoperta da parte delle autorità svizzere di un pagamento milionario ricevuto da Blatter senza apparente giustificazione. Platini ha fatto appello contro la sospensione, che comunque è per ora limitata a 90 giorni e quindi non dovrebbe impedirgli di candidarsi alla presidenza.