In Sud Sudan il golpe è del presidente

21/02/2014 di Mazzetta

Il presidente Salva Kiir aveva gridato al golpe, ma quello che è seguito ha tolto ogni dubbio e dimostrato che si trattasse di un pretesto per liberarsi degli scontenti, che però ha trascinato il paese nella guerra civile.

SOUTH SUDAN-POLITICS-GOVERNMENT

SOLO GUERRA – Oltre 20 anni di guerra con il governo sudanese, poi la secessione e la nascita dello stato più giovane del mondo, il 9 luglio del 2011 e oggi è di nuovo guerra. Le responsabilità sono abbastanza chiare, ai primi accenni di critica Kiir aveva lanciato attacchi al Sudan e chiuso i rubinetti del petrolio in un crescendo velleitario che poi è stato ricondotto alla ragione dai tutori internazionali del giovane governo, su tutti Washington, che insieme a Londra ha fatto di tutto per favorire la nascita del nuovo stato.

L’INUTILE KIIR – Persi due anni di rendita petrolifera e dilapidato in vecchi carri armati ucraini e corruzione quel poco che restava, il governo di Kiir era in pericolosa crisi di consenso all’interno del partito unico che governa il paese, traduzione politica dell’esercito di liberazione  che ha combattuto contro il Sudan e rischiava il posto, così in un crescendo di tensioni e arrivata la denuncia del golpe da parte di Riek Machar, suo vicepresidente e sono scoppiate le violenze.

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