Il partito di Vittorio Sgarbi sbarca ufficialmente nella campagna elettorale siciliana con una bella sequela di insulti. Ne parla il Fatto Quotidiano, che dà conto del comizio del critico d’arte:
Sgarbi, invece, non è candidato presidente: “Non lo sono – spiega – per due fondamentali ragioni: perché non l’ho mai preso nel culo e non mi sono mai drogato”. Per questo ha preferito tal Cateno De Luca, rinviato a giudizio per abuso d’ufficio, tentata concussione e fa l s o . Sappiamo dunque che Sgarbi è eterosessuale e trova disdicevole l’uso di sostanze stupefacente. Tuttavia, ad ascoltare altri passa ggi, vien da chiedersi se qualcos’altro – chissà, forse la stanchezza per i troppi impegni – non ne abbia alterato la lucidità: “Di Pietro – tuona il critico – doveva essere bocciato in terza elementare, ma un maestro corrotto, concussione, lo ha p ro m o s s o … da sempre porta con sé un reato, oltre a essere tecnicamente uno stronzo… questo è un fatto tecnico”.
E poi sull’argomento casta e dintorni:
“Se Mussolini aveva la macchina blu, nessuno si preoccupava della macchina blu, perché le cose venivano fatte… Se tu hai solo la macchina blu e non fai un cazzo, è giusto che tu abbia un incidente stradale, è giusto che tu vada al cesso”. Non contenti, i conduttori lo hanno chiamato al telefono. Ecco un campionario delle risposte: “Rinviato a giudizio il mio candidato? Imbecille, tu sei rinviato a giudizio nel buco del culo”. “Io drogato? Mai, tu ti sei drogato, imbecille, tu e tua madre troia”. È troppo anche per l’antimora – lista Giuseppe Cruciani: “È completamente pazzo”, sospira prima di riattaccare.
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