Siria, strage dell’Isis a Deir Ezzor: rapimenti di massa e centinaia di civili uccisi
17/01/2016 di Redazione
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I militanti di Daesh, il sedicente Stato islamico (Isis), hanno rapito oltre 400 civili in Siria, dopo un massacro compiuto a Deir Ezzor, in un’area nell’Est del paese. A spiegarlo è l’agenzia Sana, sottolineando come sarebbero 300 le persone uccise, in gran parte “donne, bambini e anziani”.
(Immagini d’archivio, photocredit: Ansa)
ISIS, STRAGE E RAPIMENTI A DEIR EZZOR
Anche l’Osservatorio nazionale per i diritti umani parla di almeno 135 morti, 85 civili e 50 combattenti del regime siriano. Qualora venisse confermata, si tratterebbe di una delle più grandi stragi commesse in un unico giorno in quasi cinque anni di guerra civile in Siria.
La città di Deir Ezzor è controllata dagli uomini fedeli al governo siriano. Is ha rivendicato come i suoi miliziani abbiano preso il controllo di Al-Baghaliyeh, una periferia nord della città. In quest’area sarebbe avvenuto il massacro dei civili. Le persone sequestrate sono state portate in altre aree controllate del gruppo terroristico.
lntanto il premier siriano, Wael al-Halaqi, ha attaccato, parlando di responsabilità «legale e morale di questo massacro di tutti gli Stati che sostengono il terrorismo».