La propaganda dell’ISIS è ispirata ai reality show della TV americana e ai videogame, ed è realizzata con estrema cura. A Raqqa, la capitale del cosiddetto Stato islamico, esiste un centro produzione per filmare e montare i video horror diffusi sui social media dell’ISIS per attirare nuovi simpatizzanti e motivare i propri sostenitori.
Un reportage di Spiegel TV, la trasmissione televisiva realizzata dal settimanale più diffuso in Europa, racconta come l’ISIS realizzi la propria propaganda video. Il reportage rimarca come i filmmaker del sedicente Stato islamico inscenino filmati chiaramente ispirati agli show della TV americana. Prima di decapitare i terroristi siriani i miliziani dell’ISIS marciano sulla spiaggia come facevano i candidati di Survivor. La caccia al tesoro per i bambini si ispira allo show Fort Boyard, anche se il premio per i piccoli è la fucilazione di una spia. I guerriglieri dell’ISIS combattono in Siria e in Iraq con camere GoPro attaccate sui loro caschi o sulle loro armi, in modo da riprendere i combattimenti come nei videogame Doom, Call of Duty o Counterstrike.
Il reportage di Spiegel TV, che si basa sulle testimonianze di ex miliziani del gruppo terroristico, evidenzia come l’ISIS spenda ogni anno molti milioni di dollari nella produzione e nella diffusione dei suoi video. L’equipaggiamento tecnico è acquistato nella vicina Turchia. Il montaggio è particolarmente accurato, e per filmare la decapitazione dei prigionieri l’ISIS impiega anche più di otto ore. A Raqqa ci sarebbe un vero e proprio centro di produzione, che supporta il lavoro dei 35 uffici di propaganda sparsi sul territorio dello Stato islamico. La figura chiave della propaganda ISIS si chiama Abu Abd al-Rahman al-Amriki, un americano convertitosi al radicalismo islamico che in passato ha lavorato in produzioni cinematografiche negli Stati Uniti.