E alla fine l’Iss è d’accordo: «Ok a 10 vaccini al posto di 12»

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Parere sostanzialmente favorevole al testo emendato in commissione Sanità al Senato. Lorenzin sembrava contraria alla riduzione

L’Istituto Superiore di Sanità esprime un parere sostanzialmente favorevole al testo emendato in commissione Sanità al Senato che porta da 12 a 10 i vaccini obbligatori, lasciando una offerta «attiva e gratuita», da rafforzare, per 4 vaccini raccomandati: il Meningococco B e quello C, lo Pneumococco e il Rotavirus. Il testo, si legge nel documento «appare pienamente rispondente ad affrontare le problematiche epidemiologiche del paese così come rappresentate dall’Istituto Superiore di Sanità».



L’ISS E I 13 VACCINI OBBLIGATORI

Nei giorni scorsi si parlò molto delle modifiche al decreto Lorenzin. E stamane sempre l’Istituto superiore della Sanità parlò però del bisogno di 13 vaccini obbligatori. La ministra Beatrice Lorenzin, contraria alla riduzione, si rivolse all’Iss. Il Messaggero stamane riportava:

«Qualsiasi incremento della copertura vaccinale – il commento il presidente dell’Istituto Walter Ricciardi – è un successo di sanità pubblica. Abbiamo sottolineato ripetutamente che per noi le vaccinazioni che dovrebbero essere somministrate sono tredici. Andrebbe aggiunta anche l’anti-pneumococcica. In questo modo proteggeremmo tutti i cittadini ma, soprattutto i bambini, dal 95% delle meningiti».
Si tratta di prevenire l’infezione da batterio Streptococcus pneumoniae, molto diffuso nelle alte vie aeree di adulti e bambini. Ne esistono più di novanta tipi, alcuni di questi possono causare infezioni come otiti, sinusiti, polmoniti, meningiti e sepsi. I più colpiti, bambini e anziani.



I dieci Vaccini obbligatori sarebbero quelli contro poliomielite, tetano, difterite, epatite B, hemophilus influenzae B, pertosse, morbillo, parotite, rosolia, varicella. Non saranno obbligatori per l’iscrizione a scuola, ma saranno offerti gratuitamente, quelli contro il menngococco B, meningococco C, pneumococco e rotavirus, per i quali «si ritiene comunque necessario rafforzare con norma di legge la raccomandazione già contenuta all’interno del piano nazionale Vaccini per una offerta attiva e gratuita dei 4 Vaccini», anche «per far fronte a possibili eventi epidemici (vedasi il focolaio regionale di malattia invasiva causato dal meningococco C)».

(in copertina foto ANSA/GIORGIO ONORATI)