Italia, ciao ciao carne: l’Istat certifica crollo del 4,8%

07/07/2017 di Redazione

L’Italia torna a fare la spesa come una volta. O quasi. Se i consumi generali sono tornati ai livelli pre-crisi, l’acquisto di carne crolla di un altro 4,8%, in linea con la tendenza degli ultimi mesi. A rivelarlo sono i dati Istat sui consumi delle famiglie relativi all’anno 2016. Ieri, l’istituto nazionale di statistica ha certificato un aumento della spesa dell’1% rispetto al 2015, pari a 2524 euro mensili, cifra quasi identica al valore rilevato nel 2011.

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ISTAT CONSUMO CARNE PRECIPITA

Tra i dati più rilevanti, in controtendenza con la linea generale, c’è quello del crollo del consumo delle carni. Si tratta di un elemento che segue la tendenza degli ultimi quindici anni: secondo la Coldiretti, quasi un italiano su dieci, ha detto completamente addio a questo alimento.

Numeri alla mano, non si può attribuire questo fatto al generico influsso della crisi, messaggio che invece cercano di far passare i produttori del settore zootecnico nei dibattiti TV. Se, infatti, le ultime statistiche certificano un nuovo aumento dei consumi, il crollo della carne non può che essere imputato al cambiamento delle abitudini alimentari degli italiani.

ISTAT CONSUMO CARNE GIÙ, MA CRESCONO FRUTTA, VERDURA E PESCE

Tanto più che, a fronte della diminuzione della spesa per la carne, è aumentato il consumo di frutta e verdura (+3,1%) e, soprattutto, di pesce con un sorprendente -9,1%. Se si incrociano questi dati con gli ultimi forniti da Eurispes a inizio 2017, appare chiaro come sia in atto una vera e propria rivoluzione. Secondo l’ente privato italiano che si occupa di studi politici, economici e sociali, infatti, il numero di persone che segue una dieta vegetariana o vegana è pari al 7,6% della popolazione (quasi un milione e 800mila italiani): nella fattispecie, il 4,6% del campione analizzato si è dichiarato vegetariano, mentre il 3% si è dichiarato vegano.

(FOTO: ANSA/Ennevi VERONA FIERE)

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