Italia-Croazia sospesa per 10 minuti, ultrà croati tirano petardi, scontri con la polizia
16/11/2014 di Boris Sollazzo
Ci risiamo. Per dieci minuti siamo tornati indietro di quattro anni, a quell’Italia-Serbia del 2010 in cui Ivan il terribile tenne in scacco un intero stadio, fino alla sospensione del match.
Si era sull’1-1 di Italia-Croazia, partita al vertice del gruppo H di qualificazione per l’Europeo 2016, con i gol di Candreva su assist di Zaza e di Perisic, grazie alla papera del capitano Buffon, nel primo tempo, e mancavano 15 minuti alla fine.
Spiegamento eccezionale delle forze dell’ordine anche allo stadio, con disordini contenuti e qualche petardo innocuo lanciato nel primo tempo. Poi alla mezz’ora della seconda frazione, bengala e petardi diventano decine e decine e l’arbitro Kuipers, dopo un paio di minuti, con decisione indica gli spogliatoi. Partita sospesa, le forze dell’ordine arginano bene i tifosi croati, li confinano nell’anello superiore e i fuochi d’artificio finiscono. Ricomincia la partita dopo dieci minuti, senza più interruzioni e senza altre reti. Ma dopo Serbia-Albania, arriva ancora dall’ex Jugoslavia la paura ultrà.
(Photocredit GettyImage)