Italia, ecco da chi ripartire
25/06/2014 di Alberto Sofia
Ricambio generazionale. Non soltanto in federazione e in panchina, con i già dimissionari Giancarlo Abete e Cesare Prandelli. Dopo due Mondiali fallimentari in Sud Africa e Brasile – con in mezzo l’illusorio secondo posto a Euro 2012 – per la Nazionale italiana, c’è chi invoca la “rottamazione” anche in campo.
ITALIA, CHI LASCIA – Subito dopo la sconfitta con l’Uruguay, è partito il processo. Da chi ricominciare? Gli azzurri si sono presentati al Mondiale con un’età media (27 anni e 329 giorni) non troppo elevata, ma diversi giocatori potrebbero non far più parte della comitiva azzurra che tenterà di raggiungere la qualificazione per l’Europeo che si disputerà in Francia nel 2016. C’è già chi ha annunciato che lascerà la Nazionale, come il registra Andrea Pirlo, con Buffon l’unico vero fuoriclasse. Anche per il portiere, ormai 36enne, l’esperienza azzurra potrebbe essere al capolinea (ma Sirigu ha mostrato di essere più che affidabile). Stesso discorso per Andrea Barzagli, forse tra i meno negativi in difesa, ma ormai 33enne. Molto criticato per le sue prestazioni Giorgio Chiellini (29 anni), mentre non hanno convinto (nell’unica partita disputata) né l’oriundo Paletta (28 anni) né Bonucci (27), che dovrebbero però essere confermati. Minori certezze per Abate di restare nel gruppo. Note positive? Matteo Darmian e Mattia De Sciglio, soprattutto il primo.
A centrocampo, oltre alla perdita di Pirlo, potrebbe essere tramontata l’esperienza in maglia azzurra per Thiago Motta e Aquilani. I vari De Rossi, Marchisio, l’infortunato Montolivo saranno confermati, ma non sono più giovanissimi. Così come Parolo. In gruppo ci saranno Candreva e (forse) Romulo, mentre si dovrà ripartire dalla classe di Marco Verratti, tra i pochi a salvarsi in Brasile.
Più certezze in attacco, dove Immobile, Cerci e Insigne saranno confermati. Scalpitano gli esclusi Mattia Destro e Giuseppe Rossi. Dopo il Mondiale deludente e le polemiche, resta un’incognita il futuro in azzurro di Mario Balotelli, mentre per Cassano non ci saranno altre possibilità.
CHI ENTRERÀ IN GRUPPO – Tra i prossimi convocati non mancheranno però le sorprese. In porta, con Sirigu e (forse) e il giovane Perin, il portiere dell’Udinese Simone Scuffet (18 anni) sembra già più che una scommessa. Buon futuro anche per Francesco Bardi (ultima stagione al Livorno) e Nicola Leali (di proprietà della Juventus). In difesa dovrà confermarsi a buoni livelli Andrea Ranocchia, già riserva ai Mondiali, mentre potrebbero rientrare nel giro azzurro anche Domenico Criscito, Davide Astori e Lorenzo De Silvestri. Più incerto Angelo Ogbonna, che non ha convinto con la Juventus. Da seguire la crescita di Daniele Rugani, tra le rivelazioni del neopromosso Empoli. Così come Federico Ceccherini (Livorno), Alessio Romagnoli (Roma), Cristiano Biraghi (ultima stagione al Catania). Già convocati da Prandelli nello stage dello scorso marzo e nel giro dell’Under 21.
A centrocampo c’è chi invoca la chiamata in Nazionale per Giacomo Bonaventura (Atalanta, 24 anni), tra i giovani più promettenti del campionato. Potrebbe rientrare in gruppo Andrea Poli. Possibili sorprese Andrea Bertolacci (Genoa) e, per il futuro, Cristante (Milan) e le due rivelazioni del Crotone Jacopo Dezi e Federico Bernardeschi.
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In attacco, non ci dovrebbero essere rivoluzioni. Per il prossimo ciclo azzurro l’Italia non potrà che puntare su Giuseppe Rossi (già 27enne), infortuni permettendo. Oltre a chi sarà confermato, tra i futuri azzurri dovrebbe rientrare il rossonero Stephan El Shaarawy. Dietro ci sono il 19enne Domenico Berardi e il compagno d’attacco al Sassuolo Simone Zaza. Ma anche Manolo Gabbiadini e il palermitano Andrea Belotti, chiamato a confermarsi in A dopo i goal pesanti nella serie cadetta.