Ius soli rinviato al Senato: a settembre non si voterà. Zanda: «Manca la maggioranza»

La conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama si è riunita oggi per decidere il calendario dei lavori dell’Aula per il mese di settembre: la votazione dello Ius soli è stata programmata, come era prevedibile che accadesse. «La legge rimane un obiettivo prioritario ed essenziale del Pd, ma in questo momento non c’è la maggioranza», ha spiegato il capogruppo dem al Senato, Luigi Zanda, che solo pochi giorni fa aveva promesso che la norma sullo Ius soli sarebbe stata approvata entro l’autunno. Il senatore Pd comunque ostenta ottimismo: «Io confido che il lavoro politico che si può fare nei prossimi giorni e nelle prossime settimane possa portarci a una soluzione positiva del problema», spiega ai giornalisti. Allo stato attuale, comunque, «i gruppi che hanno votato il provvedimento alla Camera – spiega – mostrano di non volerlo votare in Senato».

IN PIAZZA LA MANIFESTAZIONE CONTRO IL RINVIO DELLO IUS SOLI AL SENATO

E mentre a Palazzo Madama i capigruppo decidevano il calendario dell’Aula, in piazza Montecitorio i movimenti #ItalianiSenzaCittadinanza e l’Italia sono anch’io manifestavano contro il previsto slittamento del voto sullo Ius soli. «Ricordiamo che lo stesso presidente del Consiglio Gentiloni aveva definito la riforma “una conquista di civiltà”. Ci aspettiamo che sia dunque conseguente con le sue affermazioni, ricorrendo anche alla fiducia se necessario per velocizzare i tempi di approvazione», si legge nell’evento Facebook della manifestazione, che si è tenuto fuori dalla Camera, perché la Questura – dicono i movimenti che si battono per l’approvazione dello ius soli – non ha concesso l’autorizzazione per lo svolgimento fuori da Palazzo Madama.

IL VOTO SULLO IUS SOLI RINVIATO AL SENATO, LA LEGA NORD CANTA VITTORIA

Canta vittoria la Lega Nord: «Abbiamo affossato la legge sulla cittadinanza. Il Pd ha rinunciato allo Ius soli, Zanda in capigruppo ha ammesso che al Senato non hanno i numeri per approvarla. Pericolo scampato, ma restiamo vigili e pronti alle barricate perché questo Paese ha bisogno di tutto tranne che di regalare la cittadinanza agli immigrati», ha commentato il capogruppo del Carroccio al Senato, Gian Marco Centinaio. Entusiasmo anche da parte di Forza Italia, con il capogruppo Renato Brunetta che su Twitter prende in giro il partito democratico, che aveva promesso l’approvazione della norma entro l’autunno

RINVIO DELLO IUS SOLI AL SENATO, SODDISFAZIONE DEL MOVIMENTO 5 STELLE: VOGLIAMO IL REFERENDUM

Soddisfazione per lo slittamento della legge anche da parte del Movimento 5 Stelle, che chiede che per lo Ius soli chiede un referendum: «Zanda ha detto in modo molto chiaro che il Pd non chiede che lo Ius soli sia in calendario perché non c’è una maggioranza. Per noi la riforma è così importante che dovrebbe passare attraverso una valutazione dei cittadini tramite referendum», ha detto il capogruppo M5S al Senato, Enrico Cappelletti.

RINVIO DELLO IUS SOLI AL SENATO, CRITICHE DI ARTICOLO1-MDP

Proteste contro il rinvio della legge sullo ius soli sono arrivate da Articolo1-Mdp: «Non ci sono alibi. Rinviare lo Ius soli significa comprometterne l’approvazione», ha commentato Maria Cecilia Guerra, capogruppo di Articolo1-Mdp al Senato, sottolineando che «è una comune convinzione che il rinvio dia nuova e maggiore forza a chi ha cambiato posizione su questo provvedimento». Su Twitter il coordinatore di Mdp Roberto Speranza ha definito il rinvio una resa: «Si nega la cittadinanza a 800.000 Ragazzi italiani. È una resa culturale inaccettabile e un cedimento alla destra».

Foto copertina: ANSA/MASSIMO PERCOSSI

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