Jobs Act, così le Partite Iva “evitano” l’aumento dell’Inps

Con il 2015 l’aliquota Inps aumenta di 3 punti percentuali, ed è subito fuga. Le Partite Iva individuali iscritte in via esclusiva alla Gestione Separata, cercano scappatoie per sfuggire al rincaro dei contributi che nel 2018 raggiungeranno quota 33.72%.

LE PARTITE IVA – Interessati circa 200mila professionisti, tra ricercatori, traduttori, grafici, designer, consulenti e altri operatori del terziario avanzato senza obbligo di iscrizione agli ordine professionali e alle relative Casse di previdenza. «Fotografi, grafici e informatici, per esempio si possono iscrivere alla gestione artigiani, sempre dell’Inps – suggerisce Il Sole 24 Ore – Traduttori, pubblicitari, organizzatori di eventi e chi fa ricerche di mercato emigra alla cassa commercianti. In entrambi i casi si può beneficiare di aliquote inferiori al 24%».

LA GESTIONE SEPARATA – Il nuovo regime dei minimi e l’aumento dei contributi alla gestione separata, sta agitando i sonni di molti freelance con partita Iva e dall’Acta, associazione che riunisce e rappresenta questi professionisti, commentano: «Il quadro è sconfortante (per non dire di peggio) e, visto nell’insieme, fa sorgere molti dubbi sui reali obiettivi di un’operazione in cui la nostra cassa, quella a cui molti hanno affidato attese di assistenza e pensione, appare vista solo come una preda, facile terra di conquista e saccheggio». Per questo e per altri motivi Anna Soru, presidente Acta, ha organizzato un workshop per il 21 gennaio, in cui verranno fornite le informazioni necessarie per sfuggire alla scure dell’aliquota.

LA FUGA – «La fuga dalla Gestione Separata Inps è iniziata da tempo – spiega Anna Soru – lo capiamo vedendo l’andamento della cassa dei commercianti. Le attività chiudono, ma le iscrizioni crescono. Come mai? Ce lo confermano anche i nostri iscritti: se hanno attività che lo consentono, e sono la gran parte, chiudono la partita Iva e aprono una posizione come attività commerciale individuale: da freelance ci trasformiamo in commercianti in conoscenza! O in artigiani della conoscenza!”. Il perché è piuttosto facile da comprendere: l’aliquota contributiva oggi è al 23% per commercianti e artigiani e al 27,72% per gli iscritti alla Gestione Separata Inps, come i freelance, appunto, che dovrebbero arrivare addirittura al 33% come i dipendenti (per i quali però la gran parte è a carico del datore di lavoro)».

“LA PARTITA NON È CHIUSA” – Nel frattempo anche in Parlamento si accende qualche focolaio di opposizione. Proprio ieri è nato un comitato parlamentare apartitico a tutela delle Partite Iva “con l’obiettivo di congelare l’aumento dell’aliquota contributiva alla gestione separata Inps e il ripristino del precedente regime dei minimi con l’aliquota al 5% fino a 30mila euro di fatturato”. Della stessa idea anche Enrico Zanetti, sottosegretario all’Economia, che ieri ha proposto un primo intervento di conversione del Milleproroghe, rilanciando il vecchio regime anche per il 2015.

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