«Sì sono io mi avete già trovato». Ride così Josephine Witt, 21 anni, studentessa balzata sui media e sul tavolo del numero uno della Bce Mario Draghi. Una Femen che saltò, a seno nudo, davanti a Merkel e Putin a Francoforte e che oggi rilascia la sua intervista al Corriere della Sera. «La protesta? La rifarei ancora».
Perché quest’azione?
Non è contro Mario Draghi, ma contro ciò che rappresenta: la Bce. Da tempo in Germania ci sono proteste contro la Banca Centrale per la situazione greca, a Francoforte c’è stata una lunga mobilitazione contro il suo nuovo grattacielo. Si tratta di un’istituzione che ha un’enorme influenza sulle nostre vite, però su di lei non c’è nessun controllo di tipo democratico. non viene eletta. Rappresenta l’arroganza del potere, privato della legittimità popolare. Un problema enorme.
Fai ancora parte delle Femen?
Ho perso contatto con loro. Per esempio, non sfilo più a seno nudo, a Draghi non ho mostrato le tette. Non so cosa succede dentro l’organizzazione, ci sono state cose poco chiare. Ma non rinnego assolutamente niente, lì ho imparato molto.
(In copertina foto di DANIEL ROLAND/AFP/Getty Images)