Le foto del luogo della morte di Kurt Cobain
21/03/2014 di Valentina Spotti
La polizia di Seattle ha smentito di aver riaperto il caso sulla morte di Kurt Cobain. La notizia arriva a pochi giorni dal ventesimo anniversario del suicidio del leader dei Nirvana. La polizia ha sottolineato di aver voluto «riesaminare un particolare» del fascicolo, ma ha affermato di non avere intenzione di riaprire le indagini.
A QUASI VENT’ANNI DALLA MORTE DI KURT COBAIN – L’8 aprile 1994, Cobain – chitarrista e voce del gruppo grunge Nirvana, all’epoca all’apice del successo – viene trovato senza vita da un elettricista nella sua casa di Seattle. Il musicista, 27 anni, sarebbe morto per un colpo autoinflitto di fucile e la sua morte è stata ufficialmente archiviata come suicidio. Tuttavia, nel corso degli anni, si sono diffuse moltissime voci e teorie che vedevano Cobain vittima di un omicidio, teorie che non tralasciavano di coinvolgere anche la moglie dell’artista, la cantante Courtney Love.
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LE FOTO INEDITE SUL LUOGO DOVE È MORTO COBAIN – Giovedì 20 marzo, l’emittente locale KIRO -un’affiliata della CBS – ha diffuso la notizia che vedeva la polizia di Seattle di nuovo al lavoro sulla morte di Kurt Cobain. Su Twitter si sono immediatamente diffuse alcune voci secondo cui la polizia sarebbe entrata in possesso di quattro rullini fotografici contenenti immagini non ancora sviluppate, scattate sul luogo dove fu ritrovato il corpo. Come ha poi spiegato il detective Renee Witt, quei quattro rullini fotografici sono stati effettivamente trovati, ma la polizia non avrebbe intenzione di riaprire il caso: «Non ci sono novità, né nuovi sviluppi»- ha detto la Witt, aggiungendo che ogni voce sulla possibile riapertura del caso è «completamente falsa». La polizia di Seattle ha anche definito le foto «deludenti», dal momento che non aggiungerebbero nessun nuovo particolare su quanto già si sa della morte di Cobain.
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TEORIE DEL COMPLOTTO – Nel 2004, nel decimo anniversario della morte del leader dei Nirvana, la NBC aveva intervistato Patty Schemel, batterista delle Hole, la band di Coutney Love, chiedendole la sua opinione sulle teorie del complotto che vedevano un possibile coinvolgimento della Love nella morte del marito. «Le persone vogliono qualcuno a cui dare la colpa per quello che è successo – aveva detto la Schemel – Così puntano il dito contro Courtney. Questo la rende molto triste. Cioè, tuo marito è morto, si è ucciso, e quindi la gente dà la colpa a te? La gente è brutale».
(Photocredit: Getty Images e LaPresse)