L’ Opus Dei è una massoneria?

Continua il dibattito nel Pd sugli aderenti che sarebbero associati contestualmente a club retti da principi di riservatezza e segretezza. E il presidente della commissione di Garanzia, Berlinguer fa il parallelo tra logge massoniche e Prelatura della Santa Croce.

Non c’è pace nel Partito Democratico, a tenere banco ancora le polemiche sulla massoneria e a nulla è valso l’intervento di Bersani: “Ci sono altri problemi ora” e ai ai cronisti che a Montecitorio gli chiedevano un commento sulla querelle interna al Pd e sulla richiesta di alcuni  popolari del Pd per un suo pronunciamento: “C’è l’organo di garanzia che sta lavorando“, ha risposto il segretario.

QUEI MASSONI DELL’OPUS DEI –Non c’è un pregiudizio verso la Massoneria e tutte le associazioni di quel tipo, perchè non ce n’è una sola. Io ho presieduto la commissione di garanzia del Pd che ha preso questa decisione. Noi non possiamo chiudere le porte del partito se non si dimostra che sono società segrete. E ora sembra che non lo siano più“. Luigi Berlinguer, al quotidiano online Affaritaliani.it, sosteneva che anche gli appartenenti all’Opus Dei possono far parte del Pd. “Chi vuole entrare nel nostro partito deve dichiarare che è iscritto a una società di quel tipo, poi deve presentare lo statuto e i documenti spiegando che tipo di attività viene svolta e, terzo, deve documentare che ha rapporti di mutuo sostegno interno e di che tipo sono questi rapporti di solidarietà interna per verificare fa parte nostra se questo può inficiare o meno la correttezza, l’imparzialità e l’uguaglianza dei cittadini e non creare dei favoritismi rispetto agli altri. Questo è il punto chiave. In quel periodo è sospeso l’ingresso nel Pd, finchè non si completano le verifiche”. Berlinguer spiega poi che al Pd possono iscriversi anche gli aderenti ad altre associazioni, “come l’Opus Dei… purchè si dimostri che queste società non fanno attività preferenziale o di favoritismo e lo devono dimostrare gli iscritti. Poi le commissioni di garanzia periferiche dei Democratici valutano questi requisiti. La commissione che ho presieduto io, quella nazionale, ha fissato le regole generali. Chi è iscritto alla Massoneria o simili deve dirlo, perchè altrimenti, se lo troviamo, lo sbattiamo fuori dal partito”.

LA BINETTI NON CI STA –C’è malizia in chi fa il parallelo tra Opus Dei e massoneria“. Così Paola Binetti, parlamentare del Pd fino a pochi mesi fa e membro dell’Opera, commenta le affermazioni di Luigi Berlinguer, presidente della commissione di Garanzia del Pd. “Una cosa è chiara – sottolinea Binetti al telefono – e cioè che l’Opus Dei nella sua storia breve storia è una istituzione benedetta dalla Chiesa, è diffusa in tutto il mondo, ed ha anche un un sito internet con tutte le informazioni, compese la documentazione giuridica”. “Le sue attività – ricorda la parlamentare – sono note a tutti e sono di carattere formativo. Per esempio a Roma c’è il centro Elis, nel quartiere Tiburtino, che svolge un’attività soprattutto tra i giovani dei ceti operai, e poi c’è l’ università Campus biomedico, che ho contribuito a far nascere. Sono tutte attività stranote. E poi – prosegue – l’Opera ha una struttura eminentemente laicale, tutte secondo i criteri della correttezza civile, per esempio i suoi bilanci sono pubblici”. “Il suo carattere di trasparenza – prosegue Binetti – e la sua missione è la ricerca della santità attraverso l’attività professionale, oltre alla la fedeltà alla Chiesa, senza contare i suoi valori spirituali: si è mai vista una loggia massonica con un santo come fondatore? Sono valori di altissimo profilo umano, spirituale e professionale”. C’è una carica provocatoria, domanda il cronista, nell’accostamento tra Opus Dei e massoneria: “C’è una provocazione – ha replicato – e c’è malizia in chi fa il parallelo. Certi atteggiamenti pruriginosi presenti nel Pd sono uno dei motivi per cui io ne sono uscita. Il mio modo di vedere la laicità guarda alla Chiesa, alla responsabilità personale e non alla disciplina di partito che chiede di rinunciare alla libertà personale e di cosceinza, valori che invece vengono vissuti nella CHiesa cattolica e nell’Opus Dei”.

CHE NOIA, CHE BARBA, CHE NOIA – Sulla stessa linea Beppe Fioroni che contesta il paragone tra massoneria e Opus Dei fatto da Luigi Berlinguer, e chiede al segretario Pier Luigi Bersani di intervenire. “La questione riveste un carattere squisitamente politico – ha detto l’esponente cattolico del Pd – e il segretario deve dare una risposta”. “Il presidente Berlinguer dovrebbe sapere – ricorda Fioroni – che il ministro Scalfaro nel 1986 e il ministro Amato nel 2007, rispondendo a una interrogazione sull’ Opus Dei. Diedero delle risposte chiare e precise: si tratta di una prelatura della Chiesa cattolica e pertanto non una associazione, e senza alcun vincolo di segretezza. Ritengo che gli organi di garanzia debbano almeno essere rispettosi delle risposte di così autorevoli personaggi. Sorpattutto – aggiunge – non vorrei che una norma chiara dello statuto e del codice etico diventasse un ulteriore motivo di complicazione, perchè i cattolici si possano iscrivere al Pd”. “Ormai questo dibattito che poteva essere chiuso con una assunzione precisa di linea da parte di chi ha responsabilità – conclude Fioroni – rischia di aprire l’ennesima questione cattolica, cosa che certamente il Pd non ha bisogno”.

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