La bambina islandese che non può rinnovare il passaporto perché ha un nome fuori-legge

02/07/2014 di Redazione

L’Islanda ha recentemente negato la richiesta di rinnovo del passaporto della bambina di 10 anni Harriet Cardew perché il suo nome non è confrome alle leggi sul nome dei bambini: il nome “Harriet” infatti non compare sulla lista in cui vi sono 1.853 nomi femminili e 1.712 maschili, riporta l’Huffington Post.

Foto: Thorvaldur Orn Krismundsson/AFP/Getty Images
Foto: Thorvaldur Orn Krismundsson/AFP/Getty Images

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IL PASSAPORTO DI HARRIET – Secondo le leggi islandesi, se entrambi i genitori sono stranieri, devono presentare la scelta del nome del figlio al registro nazionale entro sei mesi dalla nascita. Il nome deve rispondere a determinati requisiti, come “desinenze grammaticali islandesi”, “struttura linguistica islandese” e “ortografia islandese”. Il porblema di “Harriet” è che è un nome «che non può essere coniugato in islandese”, ha detto il padre della bambina. Lilja e Belinda, gli altri due figli della coppia, hanno i loro nomi sui passaporti perché sono nati in Francia, mentre Harriet e Duncan, i nomi dei figli nati in Islanda, non sono stati approvati dal comitato. La famiglia vive a Reykjavik e adesso che il passaporto della bambina è stata negato il loro prossimo viaggio in Francia potrebbe essere messo in discussione. «La nostra famiglia è stata privata della libertà di movimento», hanno detto i due genitori, Tristan e Kristin. I divieti sui nomi dei bambini possono sembrare folli, ma i governi di tutto il mondo hanno le loro linee guida in merito. Paesi come la Germania e l’Italia per esempio non permettono di dare ai figli nomi americani comuni come Anderson, Duke, Maya, Tom e Sarah. I Cardews potrebbero riuscire ad ovviare al problema sostituendo il secondo nome di Harriet con uno islandese, ma la famiglia pensa che sia troppo tardi. Nel frattempo hanno fatto richiesta per un passaporto d’emergenza all’ambasciata britannica, visto che il padre di famiglia è inglese.

(Photocredit: Joe Raedle/Getty Images & Thorvaldur Orn Krismundsson/AFP/Getty Images)

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