La bufala del vaccino che causa l’autismo

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La malattia è davvero opera del Thimerosal? Secondo la scienza no, ma qualcuno sostiene che è tutto un depistaggio delle case farmaceutiche. Come sempre, il complottismo alberga nelle menti degli idioti

Se c’è una cosa difficilmente scalfibile, questa è la dietrologia. Al mondo ci sono persone che sarebbero in grado di confutare tutto quello che viene detto dagli organi ufficiali pur di garantire una seconda verità, necessariamente migliore della prima, in quanto questa è “viziata” da pressioni esterne, manipolazioni, contaminazioni.



ALTRE VERITA’ – Nel web italiano esiste un sito, Luogocomune.net, in cui vengono presentate verità “alternative” il cui obiettivo è quello di “scardinare” le conoscenze spesso e volentieri inoculate dall’altro. Come specificato dallo stesso Webmaster Massimo Marzucco nelle FAQ, relativamente al comportamento delle case farmaceutiche nei confronti della medicina tradizionale:

“il medico è, nella stragrande maggioranza dei casi, la prima vittima di un sistema accademico chiaramente pilotato dagli interessi delle case farmaceutiche che gli ha insegnato sin dall’inizio a rifiutare con disdegno qualunque soluzione di tipo “alternativo”, in quanto “non scientificamente provata […] Peccato che nessuno ci spieghi come mai tali sperimentazioni scientifiche – di per sè assolutamente necessarie – non vengano mai fatte seriamente, almeno sui rimedi alternativi che vantano una popolarità pluridecennale. Forse perchè tali metodi ricorrono quasi sempre a prodotti ampiamente disponibili in natura, riducendo quindi a zero ogni possibile margine di profitto?”



La medicina quindi non è altro che un mezzo al soldo delle grandi multinazionali le quali per semplice profitto “dimenticano” i prodotti disponibili in natura e “boicottano” attraverso ricerche non serie qualsiasi impiego di rimedi alternativi nella cura delle malattie.

IL CASO DEL BICARBONATO – Per inquadrare meglio il personaggio sarà il caso di ricordare un nostro recente pezzo in cui Mazzucco appoggiava le teorie di un ex medico radiato dall’ordine, Tullio Simoncini, il quale sosteneva di poter curare il cancro iniettando nella massa tumorale del bicarbonato. Simoncini è stato condannato per truffa ed omicidio. Mazzucco, in un documentario andato presentato su Arcoiris aveva intervistato una donna in Australia sostenendo come questa fosse guarita grazie alle iniezioni di bicarbonato di sodio, come suggerito da Simoncini. Peccato però che a una visione più attenta delle stesse immagini presentate da Mazzucco si potesse capire che la signora Loma, questo il nome della protagonista, aveva invece subito un intervento definito TURBT, un intervento di completa asportazione del tumore, eseguito in modo da impedire che cellule tumorali possano staccarsi e attecchire da qualche altra parte generando metastasi. Altro che bicarbonato.



LA NASCITA DI MEDBUNKER – La truffa venne scoperta da Medbunker, che altri non è se non Salvo di Grazia, chirurgo e ginecologo il quale, dopo aver visionato i filmati di Mazzucco relativamente alla tecnica Simoncini con un collega per curiosità professionale, si accorse che si trattava di un falso. Di Grazia ebbe l’ardire di scriverlo sul forum di Luogocomune.net, e questa fu la risposta: “Mi ha bannato immediatamente dicendo che non tollerava chi parlava male della teoria di Simoncini. Questo provocò una rivolta tra i suoi utenti, con alcuni che abbandonarono il forum per protesta vista la palese assurdità della decisione. A quel punto ho deciso: ho creato un blog, Medbunker, e mi sono dedicato alla confutazione sistematica delle balle di Simoncini”.

SALMASO, DIMETTITI! – Una volta capito con chi abbiamo a che fare, andiamo a scoprire la novità di queste ultime ore. Il 22 aprile è stato pubblicato un articolo in risposta alle posizioni di Stefania Salmaso, direttore del Centro nazionale di epidemiologia e sorveglianza dell’Istituto superiore di sanità, la quale ha avuto il coraggio di sostenere come “non vi siano nessi causali tra la vaccinazione anti morbillo-parotite-rosolia e autismo”. Mazzucco è chiaro: “Qualcuno voglia gentilmente segnalare a Stefania Salmaso che come minimo è male informata sulla questione”. A seguire la richiesta esplicita: o dà le dimissioni o “smentisca la documentazione e le affermazioni del Dottor Verstraeten e degli altri membri del CDC”. Immaginiamo come stia tremando, rosa nel dubbio e nel terrore, la signora.

IL MEMO DI SIMPSONWOOD – Mazzucco ha ripescato un suo vecchio articolo datato 12 gennaio 2011 dove veniva dato ampio spazio al “memo di Simpsonwood“, ovverola trascrizione di un covegno medico indetto dall’agenzia federale Usa CDC, Center for Disease Control”, che ha il compito di monitorare, prevenire e suggerire gli interventi più appropriati in caso di contagio diffuso ed epidemie. E qui facciamo la prima distinzione, in quanto Mazzucco la spiega così: “ha il compito di monitorare, prevenire ed eventualmente combattere la diffusione di malattie di qualunque tipo”. Questioni di lana caprina? Non proprio. Un conto è monitorare, un conto è combattere.

QUALI ESPERTI? – La CDC ha organizzato un incontro al quale parteciparono 50 specialisti di immunologia e tossicologia venuti da ogni parte d’America per discutere, come specificato da Luogocomune.net:

i risultati di una ricerca, il cosiddetto “Verstraeten Study”, che suggeriva una diretta correlazione fra vaccini a base di mercurio (Timerosal) e malattie infantili del sistema nervoso (autismo, ritardi nello sviluppo del linguaggio, tic, disturbi neurologici eccetera).

Seconda differenza. Come specificato dall’Associazione americana medici e chirurghi, circostanza non citata dallo stesso Mazzucco, non vennero invitati i principali esperti del settore, tra questi il dottor Ascher della Bowman Grey School of Medicine o il dottor Boyd Haley, autore di una ricerca esaustiva sugli effetti tossici in basse concentrazioni di mercurio nel sistema nervoso centrale. Quindi si discuteva di una cosa senza avere i tecnici presenti.

CHI SE NE E’ OCCUPATO? – Non è tutto. Sempre l’AAPS ha confermato come nel 2003 i risultati di cui discuteremmo vennero disconosciuti, ma come le risultanze dell’incontro del 2000 vennero pubblicate per rispetto del Freedom of Information Act, “un’azione legale da parte dei cittadini per ottenere documentazione di pubblico interesse altrimenti secretata o comunque detenuta da privati”. E ancora. Come specificato da Mazzucco,

Al centro della discussione furono posti i risultati di una ricerca, il cosiddetto “Verstraeten Study”, che suggeriva una diretta correlazione fra vaccini a base di mercurio (Timerosal) e malattie infantili del sistema nervoso (autismo, ritardi nello sviluppo del linguaggio, tic, disturbi neurologici eccetera).

Lo studio viene definito “interessante” perché prende in esame un totale di 100.000 casi circa, attingendo le informazioni direttamente dal Safety Datalink, ovvero il database medico nazionale. Terza incongruenza. Anche in questo caso la AAPS ci viene in soccorso confermando che tale ricerca è stata effettuata in collaborazione con il programma di immunizzazione nazionale della CDC in collaborazione con quattro HMO, Health Maintenance Organization, organizzazione per il mantenimento della Sanità”, ovvero una specie di assicurazione in convenzione meno costosa di un’assicurazione tradizionale ma anche meno “garantita”.

AUTISMO O DISTURBI NEUROLOGICI? – Allora non stiamo parlando di una scoperta sensazionale fatta da un individuo ma di un progetto appoggiato dallo Stato con il coinvolgimento di quattro assicurazioni per verificare se vi sia una diretta correlazione tra “mercurio e autismo”? No. Quarta incongruenza. Purtroppo non si parla solo di un legame tra autismo e mercurio, ma dei sospetti secondo i quali la presenza di Thimersoal nei medicinali destinati a bambini da uno a tre anni possano  avere conseguenze neurologiche più o meno gravi e purtroppo non necessariamente legate all’autismo. Purtroppo per i bambini, beninteso.

SOTTILI DIFFERENZE – A peggiorare le cose forse è la presenza nella trascrizione italiana di parentesi quadre che sottintendono concetti mai espressi nella versione originale. Per qualcuno stiamo parlando di lana caprina, ma scrivere un concetto protetto da parentesi quadra quasi fosse sottointeso non ha nessun valore specifico. Volete una prova? Prendiamo di nuovo il documento master e andiamo a pagina 207, aiutandoci ancora con la AAPS. Questa è la versione di Mazzucco:

Il numero di associazioni [diagnosi di tipo autistico] dovute alle inoculazioni è lineare, ed è statisticamente significativo. Possiamo girarci intorno finché vogliamo, ma sono lineari. Sono statisticamente significative.”

E questa è la versione master:

The number of dose related relationships are linear and statistically significant. You can play with this all you want. They are linear. They are statistically significant.

Se masticate un po’ d’inglese avrete già capito che le due frasi sono pressoché uguali. Differiscono in un solo particolare. In un concetto espresso in parentesi quadra. Una dimenticanza? Probabile, ma andiamo a vedere a pagina 206. Cosa specifica? Che si parla di disordini neurologici. Probabilmente anche di autismo, indubbiamente, ma il dubbio cresce quando si analizza la prima frase del professor Verstraeten, a pagina 40 e citata da Luogocomune.net

a due mesi di età, c’era un non specificato ritardo nello sviluppo, che ha il suo codice ICD9 specifico. Per l’esposizione a tre mesi, tic nervosi. Per l’esposizione a sei mesi, sindrome da deficit di attenzione. Esposizione a 1, 3 e 6 mesi: ritardi nel linguaggio e nella parola, con due codici ICD9 separati.

ICD9? A cosa si ispira quella sigla? ICD sta per “classificazione internazionale delle malattie e dei problemi correlati”, e ICD9 è l’elenco all’epoca aggiornato delle malattie conosciute. Come specificato da wikipedia, quell’elenco comprendeva qualcosa come 998 malattie. E per finire, come se non bastasse, i professori presenti al simposio organizzato dalla CDC scherzando tra di loro e sottolineando come la concentrazione e la capacità di assorbimento del mercurio fossero differenti da bambino a bambino, si sono fatti i complimenti a vicenda per le qualità intellettive dei rispettivi nipoti sviluppate nonostante il mercurio, ricordando il valore del patrimonio genetico quale punto di partenza per ogni analisi pediatrica. (pagina 205).

ATTENTI AGLI PSEUDOSCIENZIATI –  Citiamo poi le conclusioni di uno dei partecipanti all’incontro, ovvero il dottor Brent a pagina 229:

Sono preoccupato. Ora che abbiamo il sospetto che i risultati neurocomportamentali dei bambini dipendano dalla presenza del Timerosal, potremmo trovare qualche scienziato “spazzatura” che darebbe a sostegno della ricerca “un ragionevole grado di certezza”. Nonostante questo non troverete qualsiasi scienziato con un minimo di integrità che possa dire il contrario, dati alla mano. E questa è una verità innegabile.

Come dire. Sappiamo che fa male, non ne siamo certi ma attenti ai millantatori. Già. Attenti ai millantatori. Intanto il Thimerosal è stato progressivamente diminuito nei medicinali per bambini, come confermato dalla FDA in quanto, nonostante manchi un’evidenza sicura sul suo ruolo nello sviluppo di disturbi neurologici nell’infanzia, è buona cosa evitare la presenza di metalli nel corpo dei bambini, specie se questi dovessero reagire tra di loro. L’Accademia americana dei Pediatri, ha pubblicato una ricerca effettuata in Danimarca dal 1971 al 1990 secondo la quale 956 bambini avevano sviluppato l’autismo con un rapporto maschi – femmine di 3.5 a 1. Nonostante venissero usati dei vaccini a base di Thimerosal non si riscontrava alcun aumento dei casi di autismo, così come non è cambiato nulla durante l’eliminazione della sostanza dai vaccini. Insomma, non dipende da quello.

ALLA RICERCA DI UNA CAUSA – Tutti cerchiamo una risposta ai grandi perché della medicina. L’uomo in quanto tale si pone delle domande e si illude dell’eventuale semplicità delle proprie scoperte. Creare allarmismi o false speranze, e speculare su una tragedia come l’autismo è di uno squallore unico. Se davvero fosse stata provata la responsabilità del Thimerosal  nello sviluppo di questo disturbo, indipendentemente dai problemi neurologici, questa sarebbe stata una scoperta da premio Nobel. Cause genetiche, età dei genitori, infezioni materne, diabete in gravidanza, pesticidi e tetraogeni, stress, testosterone fetale, tante ipotesi e nessuna certezza.

LA SENTENZA SHOCK – Il tribunale di Rimini ha condannato pochi giorni fa il ministero della Salute imponendo il risarcimento nei confronti di un bambino diventato autistico a seguito di un vaccino trivalente contro morbillo, patorite e rosolia. La sentenza si basa sugli studi del medico britannico Andrew Wakefield, il quale nel 1998 pubblicò nella rivista “Lancet” un’indagine nella queale venivano descritti numerosi casi di bambini vaccinati che finivano per diventare autistici.Lancet ritirò lo studio dopo soli due anni dopo accuse di falsificazione, e alcune indagini pubblicate dal British Medical Journal hanno definito una “frode” le conclusioni di Wakefield, radiato nel frattempo dall’albo medico britannico. Sensazionalismi? Forse. Resta il dubbio espresso dal dottor Brent: “adesso che abbiamo delle evidenze rischiamo che qualche pseudoscienziato sostenga che questa sia la causa”.

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