Quella che lascia morire il cane di fame in cucina
19/03/2014 di Redazione
Katy Gammon, un avvocato praticante inglese ha abbandonato per una settimana in cucina Roxy, il suo boxer di cinque anni, fino a quando non è morto. La donna nel frattempo si trovava dalla madre, mentre il cane ha graffiato sulla porta e guaito per sei giorni, per poi diventare cieco, andare in coma e successivamente morire, riporta Mail Online.
IL RITROVAMENTO – Quando la ventisettenne è tornata a casa, la puzza che arrivava dalla fessura per le lettere nella porta era così forte che non è riuscita ad entrare nel’abitazione ed è così tornata a stare dalla madre per altre nove settimane. Il cadavere di Roxy è stato scoperto il 3 novembre dello scorso anno quando un vicino ha visto uno sciame di mosche intorno alla finestra della cucina: il cane era in uno stato di decomposizione così avanzato che un ispettore della Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals (RSPCA) ha dovuto raschiare il corpo dal pavimento aiutandosi con una pala. L’organizzazione benefica per gli animali che ha denunciato la Gammon, ha descritto questo caso come uno dei paggiori che sia mai capitato. La donna, che è un avvocato praticante presso lo studio legale di Bristol “Lyons Davidson” rischia il carcere dopo essersi riconosciuta colpevole. Secondo quanto riportato da un portavoce di Lyons Davidson la donna non lavora più nello studio di avvocati.
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LE ACCUSE – I magistrati hanno sentito la Gammon, la quale ha dichiarato che stava dalla madre e inizialmente andava a casa per dar da mangiare all’animale, cosa che non è stata più possibile dopo che si è slogata un ginocchio. Si trattava però di una bugia. La Gammon non ha dato da mangiare per una settimana all’animale che si trovava chiuso in cucina, mentre una corda posta sulla maniglia della porta e fissata nel corridoio impediva che il cane potesse uscire. Un veterinario ha detto che Roxy è morto in sei giorni tra atroci sofferenze. Quando alla Gammon sono state mostrate in tribunale le foto del cane decomposto ha risposto: «Non so cosa vuole che e dica». La donna si è dichiarata colpevole per aver causato inutili sofferenze ad un animale e per non aver impedito che questo fatto si verificasse: ora rischia una multa di 20.000 £ e massimo sei mesi di reclusione. La Gammon è stata rilasciata in attesa della condanna che arriverà il 9 aprile.